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lunedì 20 giugno 2011

Buenos Aires

Dicembre 2010

I voli per l’Argentina sono carissimi, sempre, ma soprattutto nel periodo di alta stagione dicembre-marzo.
La maggior parte dei voli internazionali arriva a Buenos Aires e la compagnia con il maggior numero di voli dall’Italia è l’Iberia, compagnia simile all’Alitalia per affidabilità, che, con meno frequenza  vola anche su Cordoba e Mendoza: http://www.iberia.com/offerte-voli/Argentina/. Anche noi abbiamo prenotato un volo Iberia, per motivi esclusivamente economici.
L’aeroporto internazionale è il Carlo Pistarini Ezeiza. Per spostarsi dall’aeroporto si possono utilizzare sia taxi sia remis, le auto private con autista. Le guide consigliano i remis perché più sicuri, ma se salite sui taxi autorizzati, quelli con la scritta della compagnia e il numero del radiotaxi, non avrete problemi. Sono più economici dei remis e se il remis non è stato prenotato precedentemente potreste dover aspettare anche mezz’ora.
Noi abbiamo utilizzato REMIS Transfer Express.
E’ sufficiente inviare una mail reservas@transferexpress.com.ar con l’orario e il volo di arrivo e inviano la conferma senza richiedere il numero di carta di credito. Abbiamo speso 140 pesos a testa.
La più famosa, ma anche più cara, tra le compagnie di remis è REMIS Manuel Tienda León http://www.tiendaleon.com.ar/home/home.asp.
Attualmente da Ezeiza al centro la tariffa è di 190 pesos a testa. Ha anche un servizio di shuttle più economico che però non prevede il trasporto direttamente all’hotel, ma al terminal Madero.
Altre compagnie sono REMIS Vip Cars http://www.transfersystem.com.ar/english/servicios.htm e
Al ritorno invece, per andare da Palermo all’aeroporto Ezeiza, abbiamo utilizzato il Radio Taxi Porteno tel. 4566-5777. Ci siamo trovati molto bene ed il costo era di 120 pesos, inferiore a quello del remis.
L’aeroporto nazionale, l’Areoparque Jorge Newbery, è decisamente più vicino al centro e con un taxi dal centro si spendono circa 30 pesos.
Abbiamo pernottato presso il Gran Hotel Argentino:
http://www.hotel-argentino.com.ar/ prenotato tramite www.booking.it con tariffa decisamente inferiore a quella sul sito dell’hotel. Alcune reviews ne parlano in modo negativo dicendo che le stanze devono essere rinnovate. Attualmente la maggior parte delle stanze è stata rinnovata ed è sufficiente chiedere una stanza senza moquette per averne una di quelle ristrutturate. Per circa 55 euro abbiamo avuto una stanza nuova, grande e pulita, con TV sat e cassaforte. La posizione è ottima per visitare il centro della città, vicino ad Avenida de Mayo.
Abbiamo trascorso l’ultima notte prima del rientro in Italia nel quartiere di Palermo, al BB Solar Soler www.solarsoler.com.ar. La stanza era carina ma un po’ piccola, le foto sul sito sono un po’ ingannevoli. Comunque vale la pena di passare una serata in questo quartiere pieno di ristoranti e locali notturni. I ristoranti sono un po’ più cari rispetto ad altre zone di BA e soprattutto rispetto al resto dell’Argentina, ma abbiamo trovato questo ristorante ottimo ed economico Matarife http://www.parrillamatarife.com/.

L’arrivo a BA è stato fantastico perchè invece di andare in stanza a riposare, dopo un volo abbastanza impegnativo, siamo andati subito in Plaza de Mayo, dove si stava svolgendo la manifestazione per il bicentenario e per sostenere la presidenta Cristina. All'inizio non c'era molta gente, ma c'era un palco gigantesco davanti alla Casa Rosada sul quale stava esibendo un gruppo rock.


Siamo stati un po' a vedere il concerto e poi ci siamo detti: "non è che magari dopo suona pure Leon Gieco?" (avevamo la mezza idea di andare a vederlo apposta, facendo + di 300 km, quando ci saremmo trovati a Cordoba). Chiedendo ad una tipa dell'organizzazione, abbiamo saputo che avrebbe suonato verso le 18.30... Felicità! Verso le 17.00 la piazza ha iniziato a riempirsi, si sono succeduti gruppi da tutto il Sudamerica, ma soprattutto siamo stati felicissimi quando sono saliti sul palco nell’ordine Victor Heredia, Teresa Parodi e poi Leon Gieco.

Per fare un raffronto ultracontinentale è un po' come se ci fossero stati lì Guccini, Gaber e De Andrè... eh, insomma. Quando ce ne siamo andati Plaza de Mayo era strapiena che non si riusciva a passare, un po' come da noi il primo maggio a Roma e da lì e da ciò che abbiamo visto nei giorni a seguire abbiamo capito che gli argentini hanno un senso civico e di appartenenza/partecipazione molto profondo. Forse la ragione sta nel fatto che hanno avuto esperienze terribili in epoca recente, ma ci ha colpito molto questa grande vitalità.
Per muoversi da un quartiere all’altro della città sono comodi e non cari i taxi, anche se chi ama camminare può visitarne la gran parte a piedi. Cosa che abbiamo fatto anche a noi anche grazie alla posizione favorevolissima del Gran Hotel Argentino che si trova su Carlos Pellegrini, una delle arterie centrali, a sole due traverse da Avenida de Mayo, percorrendo la quale si giunge in 10 minuti in Plaza de Mayo. La piazza merita un’attenta osservazione, sia per la pregevole architettura del Cabildo e della Casa Rosada, sia perché è il fulcro di ogni fermento civico.



Da qui si può “scendere” verso San Telmo e la Boca o “salire” a San Martin oppure diagonalizzarsi sulla Norte, tagliando il Microcentro fino a Plaza de la Republica. In Calle Florida si trovano moltissime attività commerciali, tra cui il cambio nero, che ha più o meno lo stesso impatto acustico della vendita del pesce nei mercati. Una cosa da tener presente a proposito di denaro è che alcuni esercizi preferiscono il pagamento in contanti ed è perciò fondamentale procurarsene sempre, prelevando agli ATM che spesso hanno lunghe code e che frequentemente durante i week end rimangono senza liquidi.
Molto interessante è l’itinerario che attraversa il quartiere di Congreso, dove si possono ammirare l’imponente struttura del Palazzo del Congresso, il palazzo di Giustizia ed il teatro Colon, molto famoso, ma nel quartiere ce ne sono molti altri che propongono un’offerta culturale vastissima.

Anche in questa zona tutto si muove piuttosto rapidamente. Si manifesta un po’ per tutto, per il miglioramento delle condizioni di lavoro, per i costi eccessivi delle utenze domestiche e dei biglietti dei mezzi pubblici. E’ così che si tengono sotto pressione i potenti! Per trovare la vera tranquillità è necessario spostarsi verso la Recoleta, un quartiere molto elegante e delicato.

Sembra quasi di disturbare; forse l’atmosfera del famoso cimitero dove è sepolta Evita Peròn si è diffusa in tutta la zona. Il fatto di essere scarsamente interessati ai cimiteri o alle persone più o meno note che vi riposano non deve precludere un giro all’interno di quello della Recoleta, dove l’alternanza di stili architettonici dei monumenti tombali è affascinante e crea un’atmosfera unica.



Per gli amanti del tango Buenos Aires il paradiso in terra. Si può passare dalle esibizioni più sofisticate a quelle più genuine e sanguigne; si può guardare oppure prendere parte attiva nella melanconica passionalità di questa forma d’arte.

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