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giovedì 28 agosto 2014

Romania



10 agosto 2014
Arriviamo a Timisoara con volo Wizzair da Bergamo (150 euro a/r). Ritiriamo l’auto noleggiata con Autoeurope per l’intera settimana a 164 euro più un sovrapprezzo di 32 euro perché è domenica e quindi fuori dal normale orario di ufficio, al banchetto della Budget; l’impiegato è molto gentile e preciso e parla italiano molto meglio di tanti nostri connazionali.
La temperatura di 32 gradi ci spiazza visto il pessimo clima che abbiamo lasciato nel nord Italia. Fortunatamente il caldo secco ci accompagnerà per tutta la settimana.
Prendere le strade di percorrenza è semplicissimo, infatti poco dopo l’aeroporto si raggiunge una rotonda che offre tre possibilità: Timisoara, l’autostrada A1 o Bucarest. La meta della nostra gita odierna è Alba Iulia e potremmo scegliere sia l’autostrada sia la statale; optiamo per la seconda che è abbastanza lenta, ma in certi momenti offre degli scorci interessanti, soprattutto nel tratto di attraversamento montano. In ogni caso, rispetto alle tempistiche offerte da google map (che per quanto riguarda la Romania non imbrocca nemmeno un tempo di percorrenza), si tira molto più per le lunghe, non solamente per la presenza di lavori stradali. Ci vogliono 4 ore per percorrere 220 km. La guida degli automobilisti rumeni è alquanto sportiva e in più di un’occasione si rivede la propria vita come in un film accelerato, a causa dei sorpassi, per così dire, azzardati. Alba Iulia è una vera sorpresa! Dopo aver preso possesso della stanza (assai confortevole e accogliente) alla pensione Marylou, ci mettiamo in marcia (breve) per la visita della città ed in particolar modo della cittadella fortificata: scendendo dalla strada Transilvania accediamo dalla porta IV dove, intorno alla fontana, si raduna un sacco di gente che ha il gusto, un po’ dimenticato dalle nostre parti, di stare all’aperto e socializzare in un’atmosfera leggermente retrò, fatta di popcorn, limonate e zucchero filato.
 
Alba Iulia 
Si erge imponente la torre della chiesa ortodossa, come a dire che tutto, d’ora in avanti, sarà bello e maestoso.
Alba Iulia
A fianco di questa chiesa di recente costruzione vi è la millenaria cattedrale romanica e poi è tutto un susseguirsi di palazzi di stampo religioso e non, ben armonizzati ed adornati di statue e giardini che rendono il complesso fortificato un apprezzabile luogo di destinazione per i visitatori della zona.
 chiesa ortodossa di Alba Iulia

cattedrale romanica di Alba Iulia
Pur essendoci una bella varietà umana ci sono anche degli angolini riservati. Si può percorrere l’intero giro delle mura dove si trovano diversi bar in posizione suggestiva ed è possibile concedersi una birra media a poco più di 1 euro.

giro delle mura Alba Iulia
 
Il Cafe Gravoche invece si rivela una delusione, con prezzi alti (per la Romania) e cibo scarso.

11 agosto 2014
Partiamo da Alba Iulia in direzione Sighisoara; prima di arrivare facciamo una deviazione di 8 chilometri dalla strada principale, per addentrarci in una pittoresca valletta in cui si adagia tranquillamente il villaggio sassone di Biertan.
 Biertan
Le guide turistiche raccomandano vivamente la visita della chiesa fortificata (ingresso a pagamento: 8 LEI a persona), ma noi siamo un po’ sfortunati perché molte aree sono inagibili per lavori di restauro e non si riesce a vedere quasi nulla di quanto consigliato (e comunque l’impressione è che non ci stiamo perdendo molto). Forse bisognerebbe suggerire al ministero dei beni culturali una strategia più adeguata riguardo la gestione dei biglietti di ingresso ai siti di interesse. Piuttosto è meglio fare un giro intorno alla struttura e fermarsi a mangiare nel ristorante antistante Unglerus: soldi spesi meglio!!

 chiesa di Biertan
Dopo circa 2 ore e 30 ore arriviamo nella piacevole Sighisoara, una cittadina di 33.000 abitanti.
Dormiamo alla Pensiunea Joker ,in posizione strategica a 5 minuti a piedi dal centro storico, con parcheggio e camere essenziali ma pulite a ottimo prezzo.
La cittadella medievale con mura e torri è di pregevole fattura e buona conservazione e la torre dell’orologio è elegante ed imponente al tempo stesso.

torre dell'orologio Sighisoara
Vi sono anche delle belle piazze e una particolare scalinata coperta che conduce alla chiesa della collina (Biserika Dindeal).

Sighisoara 
Nei pressi dell’ingresso alla scalinata facciamo una sosta beveraggio in uno dei caratteristici caffè del centro storico, dove scopriamo la bevanda preferita dai rumeni, la lemonada, che viene aromatizzata in mille modi e spesso servita in caraffe in quantità industriale.
Anche il boulevard sottostante la città fortificata offre alla vista immagini suggestive, perché seppur minori, sempre figli della lupa sono anch’essi.
  Sighisoara
Sighisoara

 Sighisoara

12 e 13 agosto 2014
Sulla strada che unisce Sighisoara e Brasov (circa 2 ore) la Lonely Planet consiglia la deviazione per il villaggio sassone di Viscri con chiesa fortificata,
ma si potrebbe tranquillamente evitare perché i 7 kilometri di strada sono un supplizio per le orrende condizioni del fondo e l’obiettivo finale non vale assolutamente la pena.

 chiesa di Viscri
Meglio conservare questo tempo per visitare a pieno la città di Brasov che, nonostante l’accoglienza un po’ pacchiana in stile Hollywood, con tanto di scritta cubitale sulla collina verdeggiante, offre parecchi spunti creativi: la piazza centrale (Sfatului) è bella e sempre animatissima; lo stesso discorso vale per le vie circostanti grazie alla presenza di centinaia di locali con tavolini all’aperto per mangiare e bere.
 
 piazza Sfatului Brasov
piazza Sfatului Brasov

Spostandosi leggermente fuori, percorrendo la strada di Poarta Skei, si giunge all’omonimo ingresso cittadino, nei pressi del quale si trova la ben conservata Porta Ecaterinei; da qui in poi il quartiere si fa più popolare e si arriva alla piazza Unirii che permette l’accesso alla chiesa di San Nicola. 

 Poarta Skei Brasov
 piazza Unirii Brasov
 chiesa di San Nicola Brasov
Per il ritorno scegliamo le parallele e più esterne Costantin Brancoveanu e Sirul Gheorghe Dima per poter raggiungere la torre nera con un’ultima ed agevole risalita boschiva, che offre una bella panoramica sulla chiesa nera e sui tetti delle case del centro storico.
 vista dalla torre nera Brasov
Molto più faticosa è la scalinata che porta alla torre bianca, ma dopo aver espulso ogni liquido corporeo, sotto forma di goccioloni di sudore, il fine ha un sapore più intenso, finché si scopre che molti sono arrivati qui in macchina da una strada posteriore.

 vista dalla torre bianca Brasov
Un altro point of view caratteristico è la cittadella; per giungervi si parte dal parco Nicolae Titulescu, si passa davanti al municipio di Brasov, si imbocca la strada Eminescu, più o meno alla metà della quale si incontra una scalinata (meno ripida rispetto a quella della torre bianca) che taglia fino alla strada Cetatuia, da qui ancora due passi rivelano dove vivono gli oltre 300.000 abitanti censiti in città: se fosse solo per la parte storica non si varcherebbe la soglia dei 60.000, mentre dietro la cittadella si apre più spazioso l’insediamento urbano moderno.
 parco Nicolae Titulescu Brasov

municipio di Brasov
Dormiamo 2 notti in un monolocale del Select city Apartments, in pieno centro, nuovo e pulito, ma molto piccolo e soprattutto senza reception.
In quanto a bar e ristoranti c’è l’imbarazzo della scelta. Il migliore per la colazione è certamente Coffe Back, che propone ottime bevande calde, grande selezione di tè e buoni croissant e dolci veri.
Gran bella sorpresa è il ristorante italiano Prato, più caro degli altri ristoranti della zona, ma con cibo di ottima qualità (spendiamo 30 euro per due buonissimi piatti e due birre medie).
Soddisfatti della visita rinunciamo alla visita ai castelli di Bran e Rasnov, raggiungibili con una gita di mezza giornata dalla città.

14 AGOSTO 2014
Nei dintorni di Brasov si trovano il paese di Harman, con piccola cittadella fortificata, e Prejmen con la solita chiesa fortificata, ma entrambi possono essere facilmente dimenticati.
 Harman
 Prejmen
Ciò che invece rimane ben impresso nella memoria è il paesaggio che si osserva percorrendo la strada che conduce a Sinaia; qui ci si immerge in un’atmosfera completamente diversa rispetto alla precedente, più tipicamente collinare; ora si incontrano le vere montagne ed anche l’architettura si adegua. L’unica nota stridente è il traffico delle auto che si fa sempre più lento e, poco prima di Azuga e fino a Sinaia, si trasforma in una vera e propria colonna a passo d’uomo (quando va bene). Finalmente però si arriva e quella che, forse un po’ pretenziosamente viene definita la perla dei Carpazi, ci si mostra nel suo perfetto innesto montano.
Dormiamo all’Hotel Smart, un buon hotel 3 stelle, con stanze grandi e confortevoli e dei camerieri un po’ scontrosi (ma in Romania è un classico) e si trova in zona tranquilla a 15 minuti a piedi dal centro e alla stessa distanza dal castello di Peles.
Si rimane incantati nell’osservare il castello di Peles situato in posizione privilegiata e dolcemente armonizzato al verde della vallata sottostante.

castello di Peles
 castello di Peles
Pare che la visita degli interni sia molto interessante (20 Lei per il tour base e 50 per quello approfondito), ma c'è troppa gente e non abbiamo voglia di intrupparci e poi abbiamo già visto Versailles...
Oltre a Peles, che attira migliaia di visitatori, è di interesse la visita del monastero (ingresso a 5 Lei e, se manca l'addetto alla biglietteria come nel nostro caso, gratuito).
 Monastero di Peles
In generale è piacevole camminare nei boschi e nelle vie cittadine che si inerpicano sulla montagna ed anche riposarsi su una panchina dei giardini pubblici, dove non possono mancare le consuete attività ricreative per i bambini.
Lungo il trafficato corso principale vi sono alcuni ristoranti e bar.
Scegliamo La Terasa (appartenente all'Hotel New Montana) dove mangiamo una buona pizza e una migliore torta, osservando i passanti.

15 AGOSTO 2014
La strada da Sinaia per Sibiu è una lagna mostruosa, infatti gli automobilisti stressati dalle code e dai rallentamenti cercano di recuperare il più possibile nei tratti scorrevoli, andando ben oltre il senso logico dell’azzardo: si assiste a innumerevoli frontali mancati per un soffio e persino ad una bella BMW nuova di fabbrica ribaltata a ruote all’aria su una curva, con conseguenti ulteriori code per la corsia bloccata e le operazioni di soccorso. Dopo quasi 5 ore di viaggio arriviamo a Sibiu, una bella cittadina di 160.000 abitanti con un centro storico di tutto rispetto, ma bisogna comunque andarci cauti con le lodi sperticate. Piazza Mare è il nucleo vitale e in questi giorni d’estate è teatro di importanti iniziative musicali.
 Piazza Mare Sibiu
Da essa, attraversando il passaggio sotto la torre dell’orologio, si entra in piazza Mica dove si trova un bel ponte di ferro dal quale fotografare gli edifici centrali.
 torre dell'orologio Sibiu
 piazza Mica Sibiu
Sibiu
Percorrendo l’elegante Nicolae Balcescu str. Si raggiunge il vertice della fortificazione ed è gradevole spostarsi sulla Cetatii str. Per seguire le mura; vi è anche un camminamento di guardia da torre a torre, purtroppo inaccessibile in occasione del nostro arrivo.

Sibiu
Dopo l’interruzione delle mura si incontra la Sala Thalia della Filarmonica di Stato di Sibiu, che è, forse, l’ultima attrazione di rilievo del percorso urbano.
Il centro storico è pieno di ristoranti e caffè molto carini e frequentati.
Passiamo la notte presso Casa Merisor, il cui pregio principale è di trovarsi in pieno centro, in una strada con parcheggio libero. Le caratteristiche della struttura non sono proprio quelle descritte da booking.com ed il letto è scomodo, ma, visto il costo non esorbitante, può andare.

6 AGOSTO 2014
Fortunatamente da Sibiu a Timisoara si riesce a percorrere qualche tratto di autostrada A1, per cui il viaggio è meno penoso del previsto (meno di 4 ore contro le 6 preventivate su strada statale). In questo periodo Timisoara è un cantiere a cielo aperto: sono in atto grandi opere di riqualificazione, perciò alcune strade e addirittura piazze come la Unirii (dell'Unità) e Libertad sono praticamente sventrate.
 piata Unirii Timisoara
Nonostante ciò la città riesce a mostrarsi non completamente vulnerabile nella zona centrale con la Piata Victoriei, la grande piazza nella zona pedonale della città che comprende la Cattedrale Ortodossa, la più bella chiesa di Timisoara, e il teatro dell'Opera; da qui parte la zona pedonale che la collega a piazza dell'Unità.

cattedrale ortodossa Timisoara

teatro dell'opera Timisoara
Timisoara
piata Victoriei Timisoara
In zona vi sono parecchi ristoranti molto affollati e numerosi bar e gelaterie.
Scegliamo di pranzare al ristorante Lloyd, in piazza Vittoria, vicino all'Opera, che si rivela una piacevole sorpresa, dopo aver letto alcuni commenti negativi su tripadvisor, con piatti gustosi e abbastanza ricercati a buon prezzo.

17 AGOSTO 2014
Lasciamo il deludente hotel Savoy, descritto dalla Lonely Planet come una villa in stile liberty restaurata e in realtà un edificio di cemento senza nessuna attrattiva, attraversiamo una città deserta (è domenica mattina) e in 15 minuti raggiungiamo l'areoporto. E prima di salire sull'aereo ci copriamo bene per affrontare la fredda estate bresciana.