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mercoledì 20 aprile 2011

Giro delle Fiandre e un po’ di Francia (Nord-Pas de Calais, Piccardie e Champagne)


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Agosto 2010

Prendiamo un volo Ryanair su Bruxelles-Charleroi da Orio al Serio, che ha praticamente sempre posti disponibili ed è tra i più economici (68 Euro in due).
All'arrivo ritiriamo l'auto, noleggiata sempre tramite www.autoeurope.it (208 Euro per 1 settimana). Ci assegnano una smart con il cambio automatico.
Ci fermiamo a Lovanio (Loeven) che è una bella città universitaria, il clima è pessimo, troviamo rifugio in un simpatico bistrot dove ci rifocilliamo ed attendiamo il ritorno di una schiarita che permetta di visitare con più tranquillità il bellissimo centro storico in cui moltissimi localini si incastonano nei pregevoli edifici del XV e XVI secolo che vennero restaurati dopo che le due guerre mondiali inflissero gravi danni. Molto interessante è l’antica piazza del mercato su cui s’affaccia il suggestivo gotico del municipio di Loeven, più oltre si trova la Sint Pieterskerk ed anche in questa città, come in altre delle Fiandre, si può visitare il Begijnhof (avendo voglia di stare in pace).


Prendendo la N26 da Loeven in poco più di mezzora (circa 30 km) si arriva a Mechelen, un’altra perla incastonata nella pianura belga, qui il sole ci accoglie con gloriosa benevolenza e ci possiamo godere la vista della meravigliosa piazza dal tavolino del Caffè Den Amitie; dopo un po’ le quasi 200 campane, famose in tutto il mondo, cominciano a scassare, ma i palazzi alti, dalle facciate colorate, sono talmente attraenti che ci si passa sopra. Bella è la cattedrale con un’imponente torre campanaria carillonata e qualche edificio vivace ne smorza un poco l’austero rigore e con immenso orgoglio si erge la city hall. E’ molto piacevole passeggiare per le viuzze del centro.


Per raggiungere Anversa (Antwerpen) si può optare per l’autostrada E19 (circa 25km in 25 minuti) oppure si può percorrere la N1. Scegliendo per questa soluzione si può constatare quanto le strade in Belgio, almeno in questo periodo dell’anno, siano sempre scorrevoli ed anche nei centri urbani minori (paesi di campagna che si trovano sulle vie di percorrenza) sono state create carreggiate molto larghe e sicure su cui si può viaggiare a 70 km/h. In questo modo non si crea mai un vero rallentamento della propria andatura (si sentirà molto il peso di questa “innovazione” varcando il confine francese). Comunque anche in questa situazione i belgi dimostrano di essere all’avanguardia della civilizzazione e l’assenza del governo testimonia:
1) che si vive bene anche senza un Potere;
2) che se sei un cittadino educato ed attento, il tuo Paese ti può assomigliare e può far innamorare il visitatore.
Anversa è una città “vera”: 500.000 abitanti,viali di scorrimento, tunnel, attività produttive e commerciali, porto, stazione ferroviaria (inserita peraltro in un contesto architettonico molto vario in una piazza affascinante e dinamica). Pernottiamo presso il B&B Alegria, che si trova a 5 minuti a piedi dalla stazioni dei treni. I proprietari sono gentilissimi, la stanza è enorme, pulita e ben arredata. La colazione in camera eccezionale. Il costo della camera di 70 euro è un affare considerando la qualità della sistemazione e i prezzi medi di Anversa.
La città è vivace e si gira bene a piedi. Intriganti sono le piccole strade medievali. Il numero di ristoranti è impressionante e denota la propensione degli abitanti a cenare fuori. La qualità-prezzo dei posti che scegliamo è piuttosto bassa, ma con una selezione più accurata si può trovare di meglio.


Il luogo migliore per iniziare la visita è il Grote Markt, la piazza del mercato, una delle principali attrazioni del Belgio e luogo ideale dove fermarsi per una birra. E’ circondata da edifici storici e dallo Stadius, il palazzo del comune del 16th secolo. Al centro la statua di Slavus Bravo simbolo della città. Appena fuori dalla piazza da vedere la Onze Lieve Vrouwekathedraal (cattedrale di nostra signora).
Merita una visita anche la Groenplaats Square, da cui si gode una bella vista sulla cattedrale e sul "Boerentoren".


Molto stimolante è una passeggiata lungo la Schelda; osservando il “Het Steen” si potrebbe pensare di essere stati proiettati in una fiaba in cui la principessa slega la sua treccia da una torre merlata oppure semplicemente a Disneyland, ma tutto sommato la costruzione è pregevole ed il contrasto con la modernità intravista sull’altra sponda stimola la creatività. Proseguendo la passeggiata in direzione del porto si giunge in una zona in cui si sono instaurati, come un po’ ovunque in città, diversi ristoranti. Forse Anversa è la città in cui vale veramente la pena mangiare i famosi “moules” (cozze) serviti in grosse pentole, sempre che il cameriere non decida improvvisamente di darsi alla pittura fiamminga utilizzando le salse come tempera ed i vostri pantaloni come tela.
Per raggiungere Bruges (Brugge) da Antwerpen si potrebbe anche evitare di passare da Gent (Gand), ma se uno lo facesse sbaglierebbe alla grande, perché questa città, che dista circa 60 km (50 minuti) da Anversa, è sicuramente una genialità d’architettura (apparentemente impassibile agli attacchi dei vari lavori in corso) ed una splendida generatrice d’atmosfera con un senso di armonioso benessere.


Si parcheggia gratuitamente oltre il canale in prossimità del ring, appena passato uno dei vari ponti si è in centro e si incontrano subito edifici di ammirevole fattura, ma nulla di particolarmente sconvolgente finchè si giunge nella zona dei canali centrali su cui navigano barche di turisti e su cui si affacciano palazzi stupendi, ognuno con particolarità singolarissime, mantenendo lo stile uniforme, che rende questa ambientazione mozzafiato. Si pranza bene degustando salumi e formaggi locali, accompagnati da una languida birra ambrata, in un bellissimo locale restaurato a due passi dal castello dei conti (una specie di ufficio del turismo gastronomico).
Da Gent a Bruges ci si impiega un’oretta (circa 50 km).
A Bruges dormiamo al B&B Be my guest in pieno centro.
La stanza è carina e il letto molto comodo. L’unica pecca è il bagno molto piccolo e senza finestra. La colazione è molto buona e abbondante e la proprietaria Anne molto disponibile.
La posizione è perfetta, in pieno centro. Non c’è un parcheggio ma si può parcheggiare gratuitamente vicino alla porta Kruis, dall’latra parte del ring, a soli 10 minuti a piedi dal centro.


  
Bruges è stupenda e fa parte dei siti protetti dall’Unesco. Camminando nelle vie e sui canali si ha la sensazione di essere ritornati al Medio Evo. Caratterizzata da due nuclei medievali, il Markt e il Burg, vanta anche alcune delle collezioni d'arte più importanti del paese.
Da visitare il beghinaggio, il Belfroi, la torre che svetta per 83 metri, la chiesa di nostra signora, che contiene una collezione d’arte di un certo valore, Stadhuis del XIV secolo, il municipio più antico di tutto il Belgio, la cattedrale gotica del Santissimo Salvatore, la Basilica del Sacro Sangue, la piazza del Mercato, il palazzo del Municipio, le Halles.
 
Qui ci sono 4 percorsi a piedi che consentono di visitare tutta la città:
http://www.brugge.be/internet/en/toerisme/sightseeing/wandelroutes/index.htm
 Da Brugge, percorrendo la E403, in meno di un’ora si raggiunge Tournai con il suo sorprendente Beffroi (torre campanaria patrimonio dell’unesco) del 1188 con recente restauro, l’armoniosa cattedrale romanica, il municipio e la bellissima piazza di forma trapezoidalsvasato su cui, “stranamente”, si srotolano i tavolini dei vari ristoranti.
Andare in Francia Nord-Pas de Calais dopo aver visitato le Fiandre è un po’ come sentire le barzellette di Berlusconi dopo aver conversato con Margherita Hack, ma la visita di Lille (meno di 30 km da Tournai) è comunque assai piacevole, soprattutto per l’impressionante complesso architettonico che si offre alla meravigliosa piazza.


Da Lille ci si sposta nella zona di Reims (la città dello Champagne) utilizzando la E17/A26 impiegando poco più di 2 ore (200 km): il paesaggio non è particolarmente vario; Laon merita una fermata per l’imponente cattedrale e per la posizione panoramica e se si prestasse un poco di attenzione alla pulizia delle vie forse anch’esse potrebbero rappresentare un’attrazione… cioè immaginatevi Bergamo alta, Castell’Arquato o San Gimignano cosparsi di merde di cane e lavori in corso… (ah la grandeur francaise).
Ci si aspettava molto di più anche dalla città di Reims, ma bisogna ammettere che la cattedrale dedicata a Notre Dame è notevole soprattutto per la facciata lavoratissima a statue e portali, un rosone gigantesco e le due torri tronche di oltre 80 metri d’altezza ultimate nella seconda metà del 1400, circa 200 anni dopo che la struttura della chiesa fu edificata.
  
Anche Soissons è una cittadina di discreta bellezza, che potrebbe valorizzare molto meglio le proprie potenzialità, ma la cosa sicuramente unica di questa tappa è la sistemazione per la notte presso La carriere L’eveque, una specie di tenuta/castello da sogno in campagna nei pressi di Septmonts.
Il check in non può essere effettuato per nessun motivo prima delle 18.00 e i gestori non sono il massimo dell’ospitalità, soprattutto con i non connazionali. Il prezzo di una notte con colazione è di 70 euro. A cena mangiamo piuttosto bene al ristorante Granedin di Belleu. Molto gustose anche le galettes divorate a Les Terrasses, un caratteristico ristorantino nel pittoresco villaggio di Longpont che merita senz’altro una visita anche solo per la bella Abbazia con una chiesa diroccata e priva di copertura dall’immagine evocativa. Longpont si troba 4 km a est della strada N2 tra Soissons e Villes-Cotterets.
 
Da Septmonts, utilizzando la E17 e la E19, si giunge a Charleroi (da dove parte il volo per Bergamo) in poco più di 2 ore e mezza (220 km) e se si vuole vivere un’esperienza un po’ surreale, non si può lasciare il Belgio senza essere stati a dormire nel B&B Le Relais De Charlinette a Boignée, a soli 20 minuti dall’aeroporto. Si trova in una cascina, con tanto di asini e le tre stanze sono riadattate in stili diversi (noi veniamo sistemati in quella arredata all’orientale) E' gestito da una coppia molto simpatica e gentile che organizza anche cene per amici e ospiti di varia ispirazione (casualmente ci tocca la serata all’italiana).



 



1 commento:

  1. Beh la battuta sulle barzellette di berlusconi da sola vale la lettura dell'articolo !!!! L.

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