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martedì 26 aprile 2011

Rodi


Settembre 2010

L’unico volo diretto per Rodi a fine settembre è il volo Ryanair da Bergamo www.ryanair.com (90 euro a testa). L’altra soluzione, più cara e impegnativa, è fare scalo ad Atene con la Aegean Airlines.
Abbiamo prenotato uno studio presso il complesso Ziakis Studios http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g227884-d1226186-Reviews-Ziakis_Studios_Rhodes-Lindos_Rhodes_Dodecanese.html, prenotato tramite www.alpharooms.com. Spendiamo 157 euro per 7 notti.  Lo studio è pulito e carino, anche se il bagno puzza un po’, e la piscina è eccezionale.
Si trova poco fuori Pefkos, in posizione favorevole, zona poco turistica rispetto al resto dell’isola e vicina alla splendida Lindos. Il complesso non è stupendo, ma non è deturpante per l’ambiente come lo sono, invece, certi casermoni che sono stati costruiti in zone dell’isola prese di mira dai tour operator; non ci si trova quindi  nella classica situazione da isola greca a cui siamo abituati, ma almeno non siamo a Rimini2.
Noleggiamo l’auto come sempre tramite www.autoeurope.it  e paghiamo 140 Euro per l’intero periodo.
Per quanto riguarda i pasti il vivo consiglio è di scegliere i ristoranti più belli ed eleganti perché si mangia meglio e si spende esattamente come nelle bettole. Insomma pare non esistano “osterie” super economiche.
Le spiagge sono tutte organizzate e attrezzate con ombrelloni nonostante i turisti in questo momento siano relativamente pochi. Sono riusciti a piazzare ombrelloni e sdraio anche sulle rocce e su quei ritagli di spiaggia che compongono l’insenatura ed il porticciolo naturale di Lindos.  L’acqua del mare è calda.
A questo link le spiagge dell’isola: http://www.greeka.com/dodecanese/rhodes/rhodes-beaches.htm
Non vale assolutamente la pena di visitare epta piges. Le sette sorgenti non sono altro che delle insignificanti pozze d’acqua vicino a un ristorante. Mio marito mi fa notare che, però, forse dipende da qualche fattore estraneo, tipo il periodo o la nostra sfiga, come quando ci addentrammo nella Restonica in Corsica, pensando di trovare un paradiso di vegetazione e pozze d’acqua a piscineddra e ci trovammo in una specie di “selva oscura e aspra e forte” in cui tutto era bruciato, rinsecchito e prosciugato… infatti su internet sono pubblicate immagini anche molto gradevoli di epta piges.
L’isola è veramente troppo turistica. Anche fuori stagione Lindos è  invasa da orde di turisti dell’est europa scaricati da pullman giganti che non vedono l’ora di risalire la collina a dorso d’asino sino all’acropoli (immagine effettivamente suggestiva, l’acropoli intendo, non i turisti a dorso d’asino: questi fanno un po’ ridere). Quando se ne vanno la cittadina diventa vivibile e la sera è un vero piacere girarla.

La città vecchia di Rodi probabilmente aveva un certo fascino 40 anni fa. Oggi è presa d’assalto, soprattutto dai turisti delle navi da crociera e nelle vie principali si è assaliti da venditori e camerieri, che sono abituati ad avere a che fare con i gruppi di turisti intruppati. L’unica possibilità di sopravvivenza è cercare tranquillità nelle vie laterali che sono molto affascinanti, anche se bisogna ammettere che, a volte, i patrimoni dell’UNESC O andrebbero tutelati e conservati un poco meglio. Le mura della città sono imponenti e verrebbe proprio la tentazione di chiudere i portoni e lasciar fuori tutti i croceristi. Qualche abitante deve essersi immaginato per forza questa scena buffissima, con tutti i turisti sovrappeso in camicia hawaiana e ciabatte ammassati fuori dalla cinta muraria che decidono, dopo aver consultato il loro agente di viaggio ed il nostromo, spiazzati dall’evento, di utilizzare un compagno di crociera dalla testa particolarmente pronunciata, come ariete, cercando di forzare la resistenza e conquistare i, tanto agognati, tavolini dei ristoranti.
Comunque il Palazzo del Grande Maestro e la Torre dell’Orologio sono sicuramente molto belli.

Se si vuole visitare l’isola in tranquillità è necessario andare fuori stagione, scegliere una sistemazione per la notte lontana dalla città di Rodi (nelle vicinanze sono stati commessi dei veri e propri crimini contro il buon gusto, l’ambiente e qualsiasi tipo di normativa edilizia, ma finché ci saranno turisti disposti a pagare per posti del genere, essi si moltiplicheranno, perché gli affari sulla speculazione fanno gola e non tutti hanno un Presidente della Regione che ti obbliga a rispettare vincoli di tutela ambientale).
Si possono scegliere itinerari poco battuti e trovare una piccola cappella che osserva la valle, solitaria e riflessiva e si possono buttare gli occhi su cose che ancora possono emozionare, nonostante si siano posati già su altre oggettivamente più belle, come, ad esempio, la strada che da Lahania passa da Messanagròs con una visita a Skiadi e poi Arnitha e scendere da Vati per Genadi. (A Lahania la Lonely Planet e altre guide consigliano la taverna Platanos che, forse a causa di questa pubblicità, ha perso la classica ospitalità greca cortese e sincera ed è meglio non ripiegare per l’osteria sulla strada in cui si viene accolti da un pope, o uno vestito da pope, perché lui è pure simpatico , ma non si mangia mica tanto bene e si paga come all’Enigma.)
Oppure dirigersi verso Monolithos che, con il suo castello e le splendide panoramiche costiere è una visita obbligata. Da Lardos ci si può addentrare verso Laerma e Thari e scoprire scorci rurali molto piacevoli e delicati insediamenti religiosi.
Sul versante costiero orientale è possibile visitare il monastero di Tsambika che, essendo posizionato su un’altura, apre la visuale sia sull’omonima spiaggia e conseguente prolungamento litoraneo, sia sulle vallate dell’entroterra. La scalinata che sale dal parcheggio all’oratorio non è da lasciarci le penne, ma non è nemmeno per tutti…
Ah un dettaglio non trascurabile, ma nemmeno troppo significativo, considerando le distanze, riguarda il prezzo della benzina: di tutti i posti al mondo in cui siamo stati è l’unico a superare quello praticato in Italia.

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