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mercoledì 27 luglio 2011

Cicladi: Milos, Sifnos e Serifos

Giugno-Luglio 2006

Non è possibile trovare un volo di andata e ritorno da Milano a Milos evitando un pernottamento ad Atene.
Esiste un volo Olympic Airways www.olympicair.com con scalo ad Atene ed arrivo in giornata a Milos per il viaggio d’andata, ma, al ritorno, non vi è alcuna combinazione di voli che consenta di raggiungere Milano in giornata.
Le alternative sono due: rientrare al Pireo con traghetto e da qui andare direttamente in aeroporto ad Atene con un bus oppure arrivare ad Atene in aereo con volo Olympic Airways e ripartire la mattina seguente per Milano con un altro volo. Scegliamo la seconda opzione.
Partiamo a fine giugno con volo Easyjet www.easyjet.it da Malpensa ad Atene e qui prendiamo un volo interno della Olympic Airways per Milos della durata di 45 minuti.
Dall’aeroporto di Milos non ci sono mezzi pubblici ed è necessario prendere un taxi, che costa una tariffa fissa di 5 euro + un euro circa per ogni bagaglio.
Abbiamo prenotato uno studio nuovo e molto carino trovato tramite il sito http://www.milostravel.com/livanios.asp e ci siamo accordati tramite email (mlivaniu@hol.gr) con la proprietaria. Paghiamo 33 euro a notte dal 24 al 29 giugno. All’arrivo le chiediamo se è possibile prenotare l’appartamento anche per l’ultima notte della nostra vacanza, ma a quanto pare il 7 luglio è già alta stagione ed il costo raddoppia. Non fa niente. Troveremo una soluzione al ritorno.
Gli Studios Livanios si trovano in centro ad Adamas (il paese principale dell’isola, dove si trova il porto), sulla strada per Plaka. Per raggiungerli dal porto, in meno di 10 minuti, è necessario seguire la strada sul mare, stando sulla sinistra e all’altezza di Agrotiki Bank seguire la strada centrale per Plaka sulla quale dopo 100 metri sulla sinistra si vede il cartello.
Il paese non è particolarmente caratteristico, ma ci sono ottimi ristoranti. I nostri preferiti sono davanti al porto e sono uno la copia dell’altro, ma con colori diversi, con sedie verdi l’uno e con sedie azzurre l’altro, dove mangiamo il miglior calamaro fritto della storia.
Per i pranzi acquistiamo ottimi prodotti di forneria nella panetteria che si trova in prossimità del porto e nella pasticceria che si incontra sulla strada che va da Adamas a Plaka sulla prima salita.
Noleggiamo uno scooter da uno dei tanti noleggiatori di Adamas, i cui prezzi sono simili. Quello che scegliamo si trova in una stradina laterale sulla destra della strada principale per Plaka e paghiamo 8 euro al giorno. Al ritorno andremo da un altro e, dopo un’attenta analisi dei mezzi a disposizione opteremo per un modello con marmitta da competizione ed atteggiamento sportivo. Ci lascerà a piedi il giorno stesso su una stradina di campagna dopo una spistonata definitiva. Fortunatamente il recupero sarà abbastanza veloce e con il motorino sostitutivo potremo ripartire per nuove avventure.
L’isola è abbastanza grande, 160 km2 e ci sono alcuni villaggi interessanti da visitare, primo fra tutti il capoluogo Plaka, a 5km da Adamas, molto caratteristico, fatto di case bianche e viuzze. Vi sono diversi ristoranti tipici con prezzi leggermente più alti rispetto ad Adamas. Dalla piazza principale un sentiero conduce al Kastro con bella vista sull’isola e sulla costa.



Molto carino è anche il paese di pescatori di Klima adagiato lungo una stretta spiaggia con case bianche e balconi e finestre verdi e blu. Altro villaggio più piccolo è Mandrakia con le caratteristiche rimesse per le barche con le porte multicolori. Vicino c’è anche una spiaggia di sassi.



Milos ha molte spiagge che purtroppo non possiamo goderci pienamente. Il vento non dà tregua e rende impossibile fermarsi in alcune baie più esposte. Ci dispiace particolarmente dover fuggire anche da Tsigrado, una caletta con sabbia bianca e acqua stupenda.
Il posto più ventoso dell’isola si rivela Sarakiniko, una baia, con rocce bianche levigate ed un relitto di una nave mercantile. Molto bello per le foto.


Ci rifugiamo quasi sempre a Provatas dove c’è una spiaggia organizzata bella, ma molto frequentata, e vicino un’altra spiaggetta isolata con poca gente, raggiungibile con un sentiero sulla destra.
Piacevole anche la spiaggia vicino ad Adamas, con acqua bassa e trasparente, anche se la strada corre vicina.
E’ un peccato perché secondo questo sito http://www.greeka.com/cyclades/milos/milos-beaches.htm che abbiamo consultato le spiagge dell’isola sono ben 41


Compriamo i biglietti del traghetto per Sifnos a una delle tante agenzie sul porto. I traghetti sono molto frequenti, ce n’è più d’uno al giorno, e la traversata dura circa un’ora.
Al porto di Sifnos c’è qualche affittacamere che attende i turisti. Andiamo con un signore che ci porta con un apecar agli appartamenti Simeon (dalla strada del porto si vede la scritta su un edificio bianco con finestre rosse). Per raggiungerlo a piedi dal porto si imbocca l’unica strada e si sale la prima scalinata a destra, in cima alla quale, a sinistra, si trova Simeon http://www.simeon-sifnos.gr/it/index.html. La stanza è spartana, con frigorifero e tv minuscolo, ma per il prezzo va benone, 25 euro a notte.
Noleggiamo il motorino da Nikh Rent a car-moto sempre a Kamares, che è il paese del porto. http://www.travel-to-sifnos.com/member.php?member_id=20. Spendiamo 6 euro al giorno per uno scooter 125 nuovo, con cui giriamo l’isola in lungo e in largo. Infatti è grande solo 73 km quadrati e sono sufficienti pochi giorni per la visita.
A Kamares vi sono ottimi ed economici ristoranti vicino al porto, uno, in particolare, direttamente affacciato sull’acqua, propone piatti tipici anche piuttosto insoliti rispetto al solito a prezzi eccezionali; qui si trova anche una bella spiaggia piuttosto frequentata e un po’ ventosa.
Un’altra spiaggia lunga e sabbiosa è Platys Gialos, 6 km a sud di Apollonia. Nei pressi c’è Monì Hrysopigis, in un punto spettacolare sul mare. Dal monastero un sentiero porta alla spiaggia di Hrysopigis con una taverna.



Sulla costa occidentale Vathy ha una stupenda spiaggia di sabbia su cui si affacciano alcune taverne. C’è una spiaggetta (Fasolou) anche a Faros un piccolo villaggio di pescatori e dalla fermata degli autobus si raggiunge risalendo la scalinata e oltrepassando il promontorio.
Capoluogo dell’isola è Apollonia, a 5 km dal porto, con una via pedonale con molti bar e negozi, ma il luogo più bello dell’isola è Kastro, un villaggio cinto da mura su una rupe, costituito da case bianche e vicoli, con locali che si affacciano sul mare dove fermarsi a bere un aperitivo. Nel tardo pomeriggio è un posto molto poetico dove aspettare il tramonto.



Si staglia con il suo biancore candido ed il tetto azzurro delle due cappelle un piccolo cimitero che segue il terrazzamento della collina brulla da cui l’uomo, con gran fatica, ha cercato di prendere qualche frutto di agricoltura e pascolo per capre, dando in cambio il riposo tranquillo di quello stesso lavoro.
 A Sifnos si respira ancora un’atmosfera tipica e, nonostante qualche tentativo di incremento dell’industria turistica, nulla è stato artefatto per agevolare in questo senso i grandi flussi, ma ogni cosa ha mantenuto le sue caratteristiche uniche.

Il fatto che l’isola sia raggiunta da pochi turisti è confermato dalla continuazione delle normali attività, non sacrificate per la totale devozione ad una “nuova forma” di sostentamento.
Le abitazioni hanno conservato le classiche architetture e la freschezza della calce; la pulizia assoluta dei vicoli e delle campagna scoraggia qualsiasi velleità inquinatoria.
Lasciamo a malincuore Sifnos per andare a Serifos con un traghetto che impiega circa 50 minuti (l’alternativa è la traversata in catamarano veloce in 25 minuti).
A Serifos nessun affittacamere attende al porto i turisti, che sono effettivamente pochissimi. Lungo la strada sul mare ci sono alcune taverne e domatia. Troviamo una stanza per 30 euro al giorno e affittiamo un motorino al noleggiatore sul porto vicino all’ufficio del turismo per 6 euro al giorno.
Fa freddo e pioviggina. Visitiamo la bella Hora su una rupe, molto suggestiva e da qui si arriva la kastro veneziano con una scalinata. Vediamo le spiagge principali, senza fermarci a causa del clima: Psili Ammos lunga 700 metri e raggiungibile in 50 minuti a piedi dal porto, Livadakia, che si raggiunge salendo sul promontorio dal molo dei traghetti e la spiaggia dei nudisti, Karavi, al di là del successivo promontorio.
 

E’ veramente un peccato che ci sia nuvoloso e che la Hora, questo meraviglioso paese arrampicato sulla roccia grigia della collina, non possa avere il consueto sfondo del cielo blu che raramente in altri posti al mondo raggiunge intensità di colore così vibranti. Il blu del cielo greco isolano è abbastanza unico, si può ritrovare in similtono solo nei luoghi più incontaminati del pianeta.
Da lontano le case della Hora sono puntini bianchi e ricordano capre bianche abbarbicate su scoscesità improbabili, alla ricerca di qualcosa da brucare.
 

Rassegnati lasciamo Serifos a causa del pessimo clima, senza averla conosciuta bene. E’ un po’ come incontrare un nuovo amico e doverlo salutare avendone appena intuito la generosità.
Perciò la mattina lasciamo lo studio e ci rechiamo al porto per prendere il traghetto e far ritorno a Milos. All’orario previsto non si avvista alcuna imbarcazione e ci rechiamo alla “capitaneria di porto” per avere delucidazioni, ma non si sa molto, solo che dovremo aspettare pazientemente. Nel pomeriggio inoltrato l’unico natante che entra in porto, sballottando la sua obliqua incertezza verso la banchina, è un catorcio pronto per la rottamazione, proveniente forse dalla Macedonia o dall’Albania e comunque è diretto a Milos quindi saliamo a bordo (grazie alla magnanimità dell’addetto che ci lascia salire nonostante non abbiamo i biglietti giusti), fregandocene della scaramanzia marittima che dice: “se vedi un traghetto storto tira dritto”. Dopo alcune ore (invece dei 50 minuti normali) di navigazione dubitativa, finalmente attracchiamo al porto di Milos (dove la nave si autodistrugge!) siamo molto provati dall’esperienza suggestiva e dalla giornata sprecata perciò andiamo all’albergo senza tentare di trovare una sistemazione più carina ed economica e comunque è già tardi ed è solo per un paio di notti: la stanza costa 40 euro e tutto sommato non è male.
Rientriamo col solito volo Olympic Airays ad Atene. Scopriamo che esiste un servizio di metropolitana comodissimo dall’aeroporto al centro che costa solo 5 euro e impiega circa un’ora, per arrivare alla fermata vicina al nostro hotel. Abbiamo faticato a trovare un hotel veramente economico perché i prezzi ad Atene sono più alti rispetto alle altre zone della Grecia. Il quartiere è bruttino e non c’è molto da fare. Siamo stanchi e non visitiamo nulla. Col senno di poi sarebbe stato meglio prendere un hotel vicino all’acropoli e vedere almeno quella.
La mattina torniamo in aeroporto e prendiamo il volo di ritorno Easyjet. Il bagaglio che per gli addetti italiani era a norma si è trasformato in un oversize agli occhi dell’arcigna addetta greca e siamo costretti ad imbarcarlo.

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