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martedì 6 novembre 2018

Naxos (Grecia)


VENERDI’ 14 SETTEMBRE 2018
Si parte un’altra volta da Bergamo, dove ormai si vedono solamente i codoni degli aerei Ryanair. Noi ne prendiamo uno che parte alle 19.00 per Atene, dove dobbiamo fermarci una notte perché, come spesso capita per le isole greche, non ci sono voli diretti, né coincidenze in giornata. L’unico hotel in prossimità dell’aeroporto è lo Sheraton e costa un’enormità, quindi la scelta è caduta su uno dei tanti appartamenti mediocri che si trovano nel raggio di una ventina di minuti di auto e forniscono il trasporto da e per l’aeroporto, quasi sempre a pagamento, e non meritano una menzione.

SABATO 15 SETTEMBRE 2018
Il volo da Atene per Naxos è gestito da Sky express, che vola verso moltissime isole greche. Offre un ottimo servizio, infatti eseguiamo il check in rapidissimamente e l’operatrice ci svela che abbiamo diritto all’accesso al lounge, con colazione inclusa: ne approfittiamo immediatamente, rendendo così il tempo di attesa assai più confortevole del solito. L’aereo è un bel bimotore ad elica ed in meno di mezz’ora ci scarica sull’isola. L’aeroporto di Naxos è piccolo e fatiscente. C’è comunque qualche affittacamere bramoso di accogliere i viaggiatori.
Le agenzie di autonoleggio internazionali prevedono tutte una franchigia molto alta per danni e furto, in alcuni casi non annullabile e alcune delle compagnie di noleggio locale sono molto care (ci chiedono anche 50 euro al giorno per una macchinetta). Dopo lunga ricerca troviamo un’agenzia locale di autonoleggio, Akrogiali, che, con 180 euro per 9 giorni e zero franchigia ci fa trovare, nei panni di una ragazza molto gentile, una Chevrolet Spark, che è l’ideale per muoversi su queste strade.
Un’ottima soluzione è anche lo scooter perché l’isola non è enorme e le spiagge interessanti si trovano tutte lungo la costa ovest a poca distanza l’una dalle altre.
Ci rechiamo subito nella zona di Kastraki, dove ci attendono i Sahara Studios. Qui abbiamo prenotato una stanza per tre notti, ma la stanza è talmente confortevole, moderna, pulita, tranquilla ed economica (25 euro a notte!!) che decideremo di allungare la prenotazione per tutta la permanenza sull’isola. Dimenticandone il nome, che non farebbe presagire nulla di buono, i dintorni di Kastraki sono assai interessanti: ci sono panorami incantevoli e si incontra pochissima gente.
In zona ci sono alcuni ristoranti, tra cui la gettonatissima Taverna Axiotissa dove è consigliato prenotare. I piatti che ci soddisfano maggiormente sono più libanesi che greci, di qualità indiscutibile e a prezzi accessibili. Sinceramente ci troviamo bene, ma non riusciamo a capirne il successo universale.
Di fronte ad Axiotissa la Taverna Apolafsi ha i prezzi un po’ alti, come le ambizioni, ma il personale è gentilissimo e la capra al forno ottima.
Entrambe offrono uno stuzzichino come aperitivo e il raki con frutta o dolcino a fine pasto.
A pochi minuti di auto verso Aliko si trovano il Glyfada restaurant, con vista mare, che però non ci soddisfa e il ristorante Faros tou Alikou, molto carino e con splendida vista; il calamaro ripieno non è così buono come da descrizione dei precedenti avventori, ma il vino è buono e il prezzo onesto.
La cena al Naxos Gastronomie (vicino a Kastraki in direzione Mikri Vigla) non ha niente da raccontare al nostro palato impaziente di verificare la validità delle recensioni entusiastiche: il piatto di verdure che sembra aver scomodato gli dei dell’Olimpo, giunti fin qui in torpedone per assaggiare questa leccornia, non è nulla di speciale ed i famosi formaggi si dimenticano facilmente.
Per il pranzo ci troviamo bene da Kastraki Paradise, sul mare e quindi un po’ ventoso per la sera, che ci fa sfringuellare un appetito non indifferente, abbondantemente saziato da insalata greca e sardine al forno di eccellente qualità e buon prezzo.
Un’ottima scelta è anche la forneria-bar Arto Viglismata di Mikri Vigla, vicino all’autonoleggio Apollon, che ha una vasta scelta di torte salate e pizze e buoni prezzi.
Per fare la spesa in zona ci sono solo un paio di piccoli supermercati un po’ costosi e quindi ci spostiamo nei pressi di Naxos town, dove si trova uno Spar ben fornito.

LE SPIAGGE BELLE IN SENSO ANTIORARIO PARTENDO DA NAXOS TOWN (HORA)
AGIOS GEORGIOS è la spiaggia più vicina alla Hora e perciò la più affollata. C’è una quantità spropositata di stabilimenti balneari ed il posto libero è veramente ridotto. Ci capitiamo in un momento negativo per ciò che concerne vento e onde, quindi non possiamo esprimere un parere obiettivo; così come ci è apparsa è abbastanza insignificante.
 Agios Georgios
  Agios Georgios

AGIOS PROKOPIOS in giornate ventose qui troviamo il clima ideale e, anche se ci disturba l’eccessiva presenza di ombrelloni e lettini, nella maggior parte dei casi inutilizzati in questo momento dell’estate, ma lasciati lì ad occupare spazio e visuale, non si può certo evitare di apprezzare la bellezza di questa baia, in cui il mare si srotola in tonalità pacificanti ed è una goduria nuotare nella sua morbida accoglienza.
Agios Prokopios

AGIA ANNA, una spiaggia quasi completamente invasa da ombrelloni e lettini, e ci spieghiamo subito il motivo: l’area sembra essere magicamente esentata dall’esposizione all’impatto eolico. Si fatica a trovare un angolino di sabbia superstite.
Agia Anna
MARAGAS è la parte di Plaka che confina con Agia Anna, nei pressi di un promontorio roccioso dominato da una chiesetta. Qui la spiaggia è veramente un paradiso, con massi simil Seychelles e acqua cristallina. In questa zona si appostano i nudisti, nella maggior parte dei casi over settanta, e spesso, sdraiati sugli scogli, fanno l’effetto di trichechi al sole. Non ci facciamo venire in mente alcun tipo di pregiudizio, per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma mettiamo le mani avanti, nel caso che qualcuno, sentendo la parola nudista o naturista, si facesse prendere dall’entusiasmo e corresse qui alla ricerca della perfezione estetica delle statue greche.


 Maragas
  Maragas
PLAKA Bella spiaggia lunghissima e costituita da fine sabbia chiara. Ci sono alcune zone occupate da ombrelloni ma la maggior parte è libera e ci si può ritagliare tranquillità e sensazioni di natura prorompente. In giornate ventose non dà il meglio di sé, mentre con mare calmo mostra i colori più smaglianti.
Sulla strada sterrata che corre dietro la spiaggia per quasi tutta la sua lunghezza si trovano numerosi ristoranti e qualche hotel. L’accesso migliore è dalla stradina con le indicazioni più vicina al paese di Plaka.
Plaka


 Plaka


ORKOS La vista dalla strada è eccezionale, ma probabilmente la possibilità di godersi la spiaggia di Orkos in questo periodo è impraticabile, o meglio, lo è solamente per chi ama kite e windsurf.
Anche quando il vento si placa e diventa effettivamente più accessibile, il mare è comunque un po’ increspato e noi cerchiamo qualcosa di più idilliaco.
 Orkos
  Orkos


  Orkos
MIKRI VIGLA E’ la parte finale dell’unica lunghissima spiaggia che parte da Kastraki. Si apre come un ventaglio di possibilità e toni di armonia cromatica: l’acqua è quasi ferma, soprattutto al vertice roccioso, dove si bagnano anche i mocciosi più dubbiosi, perché sembra la piscinetta della tranquillità e la temperatura è mite: è il massimo per una mattinata piena di sole e relax. Si trovano rocce levigate dal vento, talmente scenografiche che par di stare alle Seychelles. E’ abbastanza frequentata essendo facilmente accessibile (con ampio parcheggio a ridosso della spiaggia) ed essendo un po’ più riparata dal vento rispetto alle altre spiagge della zona. 
 Mikri Vigla

 Mikri Vigla
KASTRAKI (O SAHARA) Spiaggia lunghissima di sabbia bianca molto scenica. Quando c’è molto vento diventa impraticabile ma con vento medio-basso è forse la più bella di tutta l’isola e perfetta per il tramonto. E’ ideale per camminare.
Sarà stata chiamata così perché è un deserto anche in piena stagione?
 Sahara - Kastraki

  Sahara - Kastraki

GLYFADA Anche Montalbano ci farebbe una bella passiata e noi la percorriamo per intero dopo un pranzo pesante. La lunghezza rasserena la digestione e, quando finalmente ci svacchiamo sulla rena, lo stomaco ringrazia e pure la coscienza, per averle dato un po’ di attività fisica pacificatrice. Ah, dolce sana stanchezza, che si placa in un senso di benessere, nell’ora in cui le orme sulla sabbia diventano piccoli crateri d’ombra e le sigarette fumate hanno il sapore delle storie raccontate al silenzio, dalle onde che s’arricciolano sulla riva… ecco la vera voce del mare.
E’ sempre ventosa e l’unico modo per godersela è trovare riparo tra le dune alle sue spalle. Perfetta per il tramonto ed infatti è il must di chiusura delle nostre giornate naxiane.
Glyfada
ALIKO (ALYKO) Nella parte sud occidentale di Naxos ci sono alcune spiagge molto belle che insieme compongono la sfaccettata area costiera di Aliko: sono tutte tranquille, poco frequentate ed alcune anche particolarmente riparate dal vento.
 Aliko
 Aliko
 Aliko


La migliore da questo punto di vista è quella che si trova sotto l’insediamento turistico mai completato, su cui alcuni artisti internazionali hanno dipinto i propri murales, rendendo questo sfacelo architettonico un po’ più tollerabile.
 Aliko
 Aliko
Qui è possibile parcheggiare. Si può scegliere di camminare verso nord, per andare a scoprire le altre insenature della zona, oppure spostare il mezzo di trasporto ed accedere più agevolmente, attraversando il bel paesaggio costituito dalle dune sabbiose, ricoperte di bassa vegetazione.


La baia più suggestiva è quella che ha alle spalle la roccia spiovente che offre, oltre alla frastagliata scenicità, anche un po’ d’ombra nelle ore in cui il sole splende alto e rimanda i suoi raggi dal versante opposto.
Aliko


 Aliko

Separata da un piccolo promontorio è una baia più aperta e ventosa.

  Aliko

Parcheggiando nei pressi del ristorante Faros  si scende invece ad un litorale sabbioso e aperto che si congiunge con la spiaggia di Glyfada, chiaramente più ventoso, e “molto” frequentato dagli amanti del kite (quando ci andiamo noi ce ne sono ben tre!).


 Aliko-Glyfada


 Aliko

Le baiette e questa lunga spiaggia sono divise da imponenti dune. La sensazione è quella di trovarsi in un posto naturalmente magico, in cui la presenza umana appare assai rispettosa: è curioso e positivamente sorprendente constatare la quasi totale assenza di bidoni dell’immondizia e nonostante ciò una pulizia assoluta.
Lungo la strada verso Pyrgaki, una piccola deviazione su una sterrata porta all’ennesima succursale di Aliko, che non è niente di particolare, ma vi è un bel mare placido ed è riparata.
Aliko
PYRGAKI Si raggiunge con una sterrata da Aliko e troviamo dapprima una lunga spiaggia con qualche ciottolo, e poi un’altra più bella, infatti è qui che i furboni hanno sviluppato gli affari con l’edilizia di lusso, fortunatamente rimanendo molto quieti con le pretese e con le proporzioni. Che non sia una baia esageratamente protetta dal meltemi lo si capisce dall’inclinazione della vegetazione e dalla levigatura delle pietre, inoltre l’uomo ci ha messo il suo segnale, posizionando una recinzione di arelle, a difesa delle sdraio dell’unico stabilimento balneare qui presente. Ci sono delle belle dune di sabbia sulla sinistra guardando il mare e qui si può trovare un po’ di riparo dalle folate ed anche un poco d’ombra. L’acqua del mare è spettacolare e ricorda in maniera impressionante le Maldive del Salento: il livello altimetrico è lo stesso, per cui si creano molteplici digressioni cromatiche, con un effetto ottico incantevole.
 Pyrgaki
  Pyrgaki


AGIASSOS Da Pyrgaki si può imboccare uno sterratino che conduce rapidamente ad Agiassos. Il piccolo insediamento è molto affascinante, perché ci si trova in una dimensione surreale, che sta sospesa tra la montagna, il mondo agreste ed il mare, un rimando cileno in cui verrebbe voglia di passare più tempo, magari anche la notte, per dimenticare un po’ tutto.
Agiassos

Tornando verso Pyrgaki, dopo pochissimo, si trova una breve deviazione, sulla sinistra, che conduce a due calette isolate e riparate, dove è possibile una totale simbiosi con l’Egeo e le sue tiepide carezze.
Baia tra Pyrgaki e Agiassos
KALANDOS La raggiungiamo in un giorno di vento costante e parecchio nuvoloso. E’ il punto più a sud dell’isola. Qualche temerario la raggiunge da Pyrgaki tramite uno sterrato in pessime condizioni, impiegando un'ora per arrivare a destinazione dopo soli 11 km.
La via principale per raggiungerla (un’ora da Kastraki) è la strada che passa all’interno dell’isola attraversando il paesino di Filoti.  Il tratto dopo Filoti è molto bello: ci sono strazianti vedute sulle vallate, in alcuni tratti il paesaggio è quasi dolomitico e ci sono le solite chiesette bianche posizionate in luoghi assurdi; ché questa cosa andrebbe anche approfondita, cioè non è già abbastanza una rottura la messa?!? Uno deve pure soffrire per raggiungere la chiesa??? Dopo una serie di tornanti abbastanza sinuosi (ricorda un po’ la scala dei Troll in Norvegia), ci si trova a respirare l’aria frizzante della vetta, poi inizia la discesa in cui è necessario prestare molta attenzione all’attraversamento animali: spesso si trovano ad incrociare la strada, all’improvviso, capre singole o addirittura intere greggi di pecore.
 Da Filoti a Kalandos
Da Filoti a Kalandos
La baia è meravigliosa: il colore dell’acqua è paradisiaco, nonostante la sabbia scura e l’ambientazione è pura natura, con le colline che digradano e l’assoluta pace di un luogo incontaminato. A voler essere cinici, si potrebbe pensare di portarci un po’ di sabbia chiara, per rendere la spiaggia più accogliente e costruirci un piccolo resort con casette basse in stile cicladico ed ecco un insediamento turistico esclusivo, dove spennare gli ospiti compiacenti e compiaciuti.
 Kalandos
 Kalandos

 Kalandos
L’INTERNO E LA COSTA EST
Il vento tira rabbioso sull’isola, perciò decidiamo di fare un giro esplorativo della zona meno considerata in condizioni di pieno sole e caldo. Ci dirigiamo verso la Hora e, dopo aver fatto benzina, tagliamo all’interno, in direzione di Sagri che non ci ispira particolarmente; diverso è, invece, l’approccio di Filoti che si spalma, bianco, sul dorso di una collina, in un paesaggio mozzafiato. Quando entriamo in paese lo scopriamo molto attivo e pieno di taverne. Qui ad un certo momento arrivano molti più visitatori di quanto pensassimo inizialmente.
Anche Apirathos ha lo stesso approccio e ci ripromettiamo di fare una sosta al ritorno, perché, a differenza di Filoti, qui bisogna parcheggiare l’auto e fare un po’ di scalinate in salita, per riuscire ad apprezzare la bellezza del centro. Per questo motivo affrontiamo la discesa verso la costa est ed in particolar modo verso la località di Moutsouna. Qualche fanatico degli horror movie di serie B ha deciso di seminare il panico, fornendo descrizioni abominevoli della strada che vi giunge; in realtà non è nulla di così tremendamente impegnativo, anzi ci si rilassa abbastanza godendosi il paesaggio. A Moutsouna ci sono ancora i resti visibili di un passato evidentemente glorioso nell’ambito dell’estrazione mineraria, con le teleferiche ed i binari che portavano lo smeriglio direttamente alle navi cargo. Oggi ci sono un paio di taverne, un bar ed un ristorante ambizioso, con i prezzi di Gualtiero Marchesi ed i piatti di mia nonna, che non sapeva cucinare, a dispetto del luogo comune. Facciamo un’andata e ritorno sulla costa, passando da Psili Amnos, Kleidos, fino a PANORMOS, la migliore della costa est e più riparata dai venti, è di sabbia scura e ciottoli, piuttosto grezza, ma di suggestiva ambientazione: ci sono anche delle palme a fusto largo sulla rena e l’acqua è calmissima e trasparente (l’unica della zona a consentire la balneazione in una giornata come questa).
 Kleidos
 Kleidos


 Panormos
  Panormos
Tornando facciamo una pausa per il pranzo ad Apiranthos e precisamente alla taverna Amorginos, dove si degustano ottime pietanze di carne, con una splendida vista sulla vallata. Il paese ha vicoli e viuzze lastricate ed edifici bianchissimi, ci sono musei e chiesette ed una sincera atmosfera. 
   Apiranthos
   Apiranthos
 Apiranthos
IL NORD
Per raggiungere la parte nord dell’isola prendiamo inizialmente una strada centrale che conduce a Melanes, poi tagliamo verso la costa che raggiungiamo in prossimità di Amitis. Anche qui i cavalloni impazzano ed il cielo è nuvoloso: solo alcuni hippie svizzeri possono trovare tutto ciò interessante…
 Amitis
 
Amitis



Proseguiamo per Abram dove, sulla spiaggia, è adagiata una taverna da cui provengono profumi di intingoli e soffritti che stuzzicano l’appetito.
 Abram
  Abram
Teniamo duro fino ad Apollonas dove ci concediamo un pranzo a base di pesce alla taverna Apollon (data la toponomastica qualcuno potrebbe obiettare che bisognava mangiare volatili da coritle…).
Da Naxos a Apollon


 Apollon
 Apollon


Il panorama costiero è maestoso e la strada molto scenica, ma a forza di guardare scogliere frustate dagli elementi ci si stanno raffreddando le ossa che portiamo ad Aliko a riprendere un po’ di calore.

LA HORA
A Naxos town la scena gastronomica è vasta e varia, ma noi proviamo solo il Meze2 che è all’altezza della sua fama (o della nostra fame, in questo caso). Ordiniamo una grigliata mista, sufficiente per due persone, di calamari, polipi e seppie, con contorno di verdure ottimamente condite a 19 euro, più due bei birroni alla spina. Dopo aver mangiato visitiamo il paese, perdendoci nei suoi vicolini ombreggiati.
 Hora
 Hora
 Hora
 Hora
Facciamo anche un giro sulla penisoletta di Palatia, su cui si trova l’incompleto tempio di Apollo, dalla cui sommità si può ammirare un bellissimo panorama di mare aperto da una parte, di costa con scogliere e faraglioni ed infine dell’abitato incorniciato dalla porta del tempio.


 penisola di Palatia - Hora




 
penisola di Palatia - Hora


 penisola di Palatia - Hora
Nei pressi della penisola c'è anche una specie di piscina naturale, con acqua placida ideale nelle giornate ventose.

spiaggia nei pressi di penisola di Palatia



LUNEDI’ 23 SETTEMBRE 2018
Ci rechiamo all’aeroporto con un’ora di anticipo rispetto all’imbarco, ma si potrebbe arrivare anche più a ridosso, perché il check-in è velocissimo, inoltre i nostri zaini ci vengono lasciati come bagaglio a mano (a differenza di Ryanair ed altre), anche se stanno a malapena nelle micro cappelliere del velivolo, ed anche se confessiamo all’operatrice di avervi inserito dei liquidi. Dopo averci chiesto che tipo di liquidi (beh, vedi un po’ te) ci dice: “ma si, dai, è un posto piccolo”…
Dormiamo nuovamente in zona aeroporto, stavolta nello squallido abitato di Artemida a circa 20 minuti dall’imbarco. Anche stavolta la sistemazione notturna non ci soddisfa e non merita menzione.

MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2018
Con un clima pessimo, freddo e ventoso ci presentiamo in aeroporto per l’imbarco con Ryanair. Fortunatamente abbiamo ancora addosso il senso di benessere che ci ha infuso la bella atmosfera di Naxos.

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