MERCOLEDÌ 17 APRILE 2024
Come fare ad ottenere la
cittadinanza onoraria spagnola? Semplice, comprando l’ennesimo biglietto aereo
Ryanair (110 euro a persona) da Bergamo a Malaga A/R. E, nonostante un paio
d’ore di ritardo, eccoci ancora qui al banco di CarGest per ritirare l’auto a
noleggio, una Fiat 500, utilizzabile nei prossimi dieci giorni (196 euro con
assicurazione copertura completa), per lanciarsi alla scoperta di questo
bellissimo Pese.
Torremolinos è una versione un po’ meno esosa di Rimini, con l’equivalente
obbrobrio edilizio in riva al mare, e la bestemmia è anche più stridente,
perché il tratto di costa sarebbe nettamente più bello rispetto a quello
romagnolo. Molto piacevole è la camminata sull’interminabile lungomare ed anche
la salita al centro storico sopraelevato. Buona la cena da Los Manueles ed
ottima sistemazione per la notte all’albergo Perla del Sur (58 euro la doppia).
GIOVEDÌ 18 APRILE 2024
Ci spostiamo verso ovest con una prima tappa nella graziosa Marbella, in cui sembrerebbe impossibile trovare parcheggio, invece ce la caviamo con relativa facilità. Assai accogliente è il centro storico pedonale, con la particolare pavimentazione. Dopo gli appetitosi pintxos della Taverna del Pintxo (appunto) percorriamo il bel lungomare sino al porto turistico, poi decidiamo di riprendere l’auto e proseguire per Tarifa, dove troviamo una stanza al Hotel Rooms (molto carino) per 63 euro con colazione inclusa. Tarifa ci sorprende con un centro inaspettatamente omogeneo ed affascinante, con il suo castello e le torri fortificate e, soprattutto, con la magia del suo istmo che fa da spartiacque tra quelle tiepide del Mediterraneo e quelle più increspate dell’Oceano Atlantico. Di prelibata raffinatezza le tapas di Lola!
VENERDÌ 19 APRILE 2024
Lasciamo Tarifa prendendo la strada per Jerez de la frontera, ma facciamo quasi subito una fermata alla bella spiaggia di Bolonia che non è, oggi, vivibile a causa del forte vento e della conseguente bassa temperatura. In compenso nei pressi visitiamo l'interessante complesso archeologico di Baelo Claudia con inatteso ingresso gratuito.
Arriviamo a Jerez de la Frontera nel primo pomeriggio e non rimaniamo certo folgorati dallo splendore urbanistico, ma si sa che molte città hanno una periferia orrenda ed un centro meraviglioso; ecco, non è proprio questo il caso, perché anche la parte centrale non brilla certo sui podi dell’estetica, eccezion fatta per alcune piazze, per la chiesa di San Miguel, per l’Alcazar e la cattedrale. Il resto è una delusione perchè disarmonico e trascurato. La visita avrebbe sicuramente guadagnato con una tour alle numerose cantine, che però sono tutte chiuse. Vi è comunque una gioiosa voglia di socialità, di godersi gli spazi all’aperto, siano essi rappresentati dai tavolini di un Tabanco (la taverna tradizionale), dove, più che mangiare bene si beve bene ed economico, o dalle panchine di un parco cittadino. Dormiamo al Hotel Jerez Centro (un bel 3 stelle in posizione ottima - 61 euro la doppia).
SABATO 20 APRILE 2024
Senza grande dispiacere lasciamo Jerez de la frontera ed imbocchiamo la strada per Santiponce (che si trova a soli 20 minuti da Siviglia) dove visitiamo il coinvolgente sito archeologico di Italica (a ingresso gratuito), in cui spicca l’anfiteatro romano, ma il complesso è molto vasto ed interessante.
DOMENICA 21 APRILE 2024
In circa 45 minuti arriviamo
a Mérida ed essendo domenica non riscontriamo alcuna difficoltà a trovare
parcheggio nei pressi del ponte romano. Acquistiamo il biglietto di ingresso
per tutti i siti archeologici presenti in città, al prezzo di 17 euro, all’Alcazar,
operazione vivamente consigliata perché qui non c’è quasi nessuno mentre al
teatro (attrazione principale) ci sarà una coda di un certo tipo. L’Alcazaba
non è particolarmente stimolante e la visita dura relativamente poco. Sono
molto più interessanti la casa dell’anfiteatro e quella del Mitreo, il tempio
di Diana, il circo romano, l’acquedotto de Los Milagros, ma soprattutto lo
splendido teatro, dove tutt’oggi si organizzano spettacoli, e l’adiacente
anfiteatro. Il resto della cittadina non è un granché, ma spostarsi da un sito
all’altro è molto piacevole e la visita nel suo insieme regala una sensazione
di piena soddisfazione.
Tutta un’altra musica prende a suonare quando giungiamo a Càceres, una città sconosciuta ai più, ma presa in grande considerazione dall’Unesco che ne ha dichiarato il centro storico patrimonio dell’umanità e dobbiamo ammettere “A RAGION VEDUTA!!!” Infatti il casco viejo che si diparte dalla Plaza Major, è compatto, omogeneo, perfettamente conservato e con dei picchi di bellezza a volte struggenti. Quindi tanto di cappello agli amici dell’Unesco che questa volta ci hanno preso in pieno. Riusciamo a trovare una stanza splendida al centralissimo Soho Boutique Hotel a un prezzo ridicolo (63 euro), per cui ci godiamo l’atmosfera cittadina fino a sera, non mancando la salita alla torre del Bujaco da cui si può ammirare tutta questa bellezza dall’alto.
LUNEDÌ 22 APRILE 2024
Da Càceres a Trujillo impieghiamo mezz’ora, parcheggiamo sulla strada principale di scorrimento che attraversa il paese nella parte bassa e saliamo a visitare un altro centro storico integro e sorprendente. La Plaza Major dà subito grande sfoggio della sua maestosità, ogni angolo è buono per glorificare il passato, in particolar modo il conquistador Pizzarro. Si va su e giù tra vicoli labirintici fino a giungere al castello che domina l’abitato e da cui si gode di una vista impareggiabile sulla natura incontaminata a perdita d’occhio, da una parte, sui tetti delle case e sull’apice di torri e campanili, su cui fiere cicogne hanno costruito i loro nidi, dall’altra. Pranziamo al ristorante Emilia che offre un menù del giorno di ottima qualità a 14 euro per persona in una saletta assai confortevole.
Da Trujillo a Toledo ci sono più di 200 kilometri; è vero che sono agevolmente percorribili, perché anche qui la rete autostradale è in perfette condizioni, non ci sono mai intoppi, anche perché il traffico è ben diluito, ma, in ogni caso, ci dobbiamo sbrigare un po’, quindi e a malincuore dobbiamo saltare la tappa di Oropesa che, visto dalla strada, sembra effettivamente di una bellezza molto simile a quella di Trujillo.
Toledo ci dà il suo benvenuto a braccia aperte: sembra una mamma buona, sorridente e vestita a festa che ti mostra la via per la serenità… Con il timore di non trovare un posto auto più vicino parcheggiamo a circa 1,5 kilometri dal centro; in realtà, poi, girando scopriamo che ce n’è uno proprio sul fiume, nei pressi del Ponte di Alcantara, con cui si può risparmiare un bel po’ di camminata periferica, che comunque è risultata tonificante insieme al resto del saliscendi tra le splendide attrazioni della città. Abbiamo deciso di fermarci due notti per approfondire la conoscenza di questo gioiello perciò per oggi ci limitiamo ad un paio di escursioni, tra cui, appunto, la discesa al fiume e la risalita al castello sull’altra sponda ed una gustosa tapeada al Cafè Santa Fe. Dormiamo nel pittoresco Sercotel Alfonso VI in posizione che più strategica non si può.
MARTEDÌ 23 APRILE 2024
Una giornata interamente dedicata alla meravigliosa Toledo, partendo dall’ingresso gratuito all’Alcazar, con il museo dell’esercito, la biblioteca, il patio e le terrazze con vista panoramica, la cattedrale con la sua monumentale facciata, il palazzo del comune, il quartiere ebraico e le sue sinagoghe, poi una pausa pranzo di tutto rispetto al Restaurante Museo producto Castilla La Mancha, con antipasto, piatto principale (ottima la carne), dolce (super tarta del queso) ed una bottiglia di vino per 16 euro a persona, e conseguente extra siesta su una panchina davanti alla Puerta de Bisagra (stupenda), non che la Puerta del Sol sia brutta… Ancora in giro al museo de Santa Cruz, Plaza Zocodover, Mezquita Cristo de la Luz ed un po’ di circumnavigazione esterna ai vari mirador.
MERCOLEDÌ 24 APRILE 2024
Ci riempiamo ancora un po’ gli occhi dello splendore di Toledo mentre ci rechiamo al parcheggio, dopodiché ci fiondiamo in autostrada per raggiungere Consuegra dove si trova, in cima alla collina, appena fuori paese, il castello coronato dai dodici mulini che sembrano proprio le guardie impegnate ad impedire al vento ed agli altri agenti atmosferici di intaccare il loro sovrano, e ci sono riusciti pienamente. In una giornata come questa, cioè con la temperatura ideale ed il cielo terso come in Tibet, è bello fare la risalita a piedi sfruttando un ripido sentiero alle spalle della fortezza e altrettanto bello è scattare foto imperdibili dell’ultra scenica ambientazione.
Pranziamo a presso fisso (17 euro a cranio) al Restaurante Taperia Gaudy, con libidinosa soddisfazione (rabo de toro super!!!) Visitiamo anche il centro storico di Consuegra e poi ripartiamo alla volta di Daimiel dove si trova il Parco de Las Tablas: un luogo incantevole, simil torbiere di Iseo, ma più bello e meglio tenuto, un paradiso dell’avifauna dove è possibile addentrarsi in tre percorsi differenti; il giallo è il più avvincente perché si snoda su una serie di passerelle in legno che attraversano la laguna.
Da qui ci spostiamo ad Almagro dove abbiamo prenotato una stanza al Retiro del Teatro (59 euro). La ragazza che gestisce la reception dal negozio a fianco è mega gentile, espansiva ed assai campanilista perché ha una gioia sprizzante dagli occhi mentre ci snocciola tutte le cose incredibili della sua cittadina: “Eh, vabbè c’è più roba che a Siviglia…!?!” Ci facciamo una risata insieme, però, in effetti, il paese ha un sacco di attrattive, a partire dalla piazza, molto originale, in cui i due lati lunghi sono occupati da portici sovrastati da edifici contigui a finestroni verdi, stile ripreso in maniera maldestra in alcune città del sudamerica. Oltre agli altri edifici e monumenti che spiccano, si può tranquillamente elogiare l’armonia architettonica nel nucleo, in cui è particolarmente piacevole perdersi e ritrovarsi.
GIOVEDÌ 25 APRILE 2024
Prima di andare a Jaen facciamo una sosta a Vallepenas pensando di trovare una cittadina carina, invece nel nome è racchiusa la sua essenza, cioè fa pena, fatta eccezione per la piazza centrale con la cattedrale ed un mulino storico a circa un kilometro di distanza.
La fame si fa sentire e non
siamo sicuri di riuscire ad arrivare lucidi a Jaèn, soprattutto dopo l’inutile
passeggiata precedente, per cui ci fermiamo a Mengibar, un altro cesso a pedali
ed un altro inno all’onomatopea, infatti mangiamo nell’unico bar aperto, Zapa,
oggettivamente dimenticabile.
Finalmente raggiungiamo Jaèn che non è neanche lei un bijoux, però c’è un bel
castello sulla collina (3,5 euro a testa l’ingresso) dalle cui torri si possono
ammirare il paesaggio montano attorno e la città sottostante, in particolar
modo la cattedrale assolutamente maestosa, quando poi la ammiriamo da vicino ne
apprezziamo anche la raffinatezza delle decorazioni in facciata. Interessante
anche l’esplorazione del Palacio Villardom Pardo (con ingresso gratuito), sotto il quale si trovano i
bagni arabi.
Il parcheggio in città è un problema, ma noi utilizziamo ancora una volta Aparcarfacil.com, un sito molto utile per trovare i parcheggi gratuiti (ma
anche quelli a pagamento) nelle varie città.
VENERDÌ 26 APRILE 2024
Come già ribadito più volte la rete stradale spagnola è eccezionale ed offre quasi sempre paesaggistiche suggestive; la strada che va da Jaèn alla costa e, nello specifico ad Almuñecar, è sorprendente perché attraversa la Sierra Nevada con svariate possibilità di osservazione su monti innevati, gole e barrancos, vallate, corsi d’acqua e laghi, ed una vegetazione esplosiva. Il paese di Almuñecar è il classico insediamento turistico con palazzoni enormi che hanno discreato l’ambiente, ma nonostante ciò è possibile ritrovarsi in un centro storico tranquillo e quasi intimidito: salendo al castello si sente solamente il rumore dei propri passi e del respiro che s’affanna, poi in alta stagione sarà sicuramente un’altra musica, ma noi siamo qui in aprile e ce la scialiamo. Ci sono anche bei giardini e taverne caratteristiche in cui gustare piatti tradizionali. Scegliamo la Terraza Mesòn, un ottimo ristorante con una bella terrazza. Il lungomare consente passeggiate chilometriche a chi abbia voglia di non sentirsi in colpa dopo un’abbuffata al ristorante. Dormiamo all’Ibersol Almuñecar Beach & Spa Hotel, un albergone con piscine e spa, balcone con vista mare e una colazione eccezionale al prezzo di una pensione a due stelle.
SABATO 27 APRILE 2024
Ultimo giorno dedicato alle camminate interminabili sui lungomare di Torros Costa e di Rincon de la Victoria. Il cielo sembra triste per la nostra partenza ed ogni tanto ci sbroffa addosso qualche lacrima gentile, ma non si deve piangere sugli addii, anche perché già si sa che saranno arrivederci. Quindi a presto dolce Spagna, cugina amorevole che sempre ti sei spesa con generosità, regalandoci la calda sensazione d’un ritorno a casa.
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