VENERDI’ 14 SETTEMBRE
2018
Si parte un’altra
volta da Bergamo, dove ormai si vedono solamente i codoni degli aerei Ryanair.
Noi ne prendiamo uno che parte alle 19.00 per Atene, dove dobbiamo fermarci una
notte perché, come spesso capita per le isole greche, non ci sono voli diretti,
né coincidenze in giornata. L’unico hotel in prossimità dell’aeroporto è lo
Sheraton e costa un’enormità, quindi la scelta è caduta su uno dei tanti appartamenti
mediocri che si trovano nel raggio di una ventina di minuti di auto e
forniscono il trasporto da e per l’aeroporto, quasi sempre a pagamento, e non meritano
una menzione.
SABATO 15 SETTEMBRE
2018
Il volo da Atene per
Naxos è gestito da Sky express, che vola verso moltissime isole greche. Offre un ottimo servizio, infatti eseguiamo
il check in rapidissimamente e l’operatrice ci svela che abbiamo diritto
all’accesso al lounge, con colazione inclusa: ne approfittiamo immediatamente,
rendendo così il tempo di attesa assai più confortevole del solito. L’aereo è
un bel bimotore ad elica ed in meno di mezz’ora ci scarica sull’isola.
L’aeroporto di Naxos è piccolo e fatiscente. C’è comunque qualche affittacamere
bramoso di accogliere i viaggiatori.
Le agenzie di
autonoleggio internazionali prevedono tutte una franchigia molto alta per danni
e furto, in alcuni casi non annullabile e alcune delle compagnie di noleggio
locale sono molto care (ci chiedono anche 50 euro al giorno per una
macchinetta). Dopo lunga ricerca troviamo un’agenzia locale di autonoleggio,
Akrogiali, che, con 180 euro per 9 giorni e zero franchigia ci fa trovare, nei
panni di una ragazza molto gentile, una Chevrolet Spark, che è l’ideale per
muoversi su queste strade.
Un’ottima soluzione è
anche lo scooter perché l’isola non è enorme e le spiagge interessanti si
trovano tutte lungo la costa ovest a poca distanza l’una dalle altre.
Ci rechiamo subito
nella zona di Kastraki, dove ci attendono i Sahara Studios. Qui abbiamo
prenotato una stanza per tre notti, ma la stanza è talmente confortevole,
moderna, pulita, tranquilla ed economica (25 euro a notte!!) che decideremo di
allungare la prenotazione per tutta la permanenza sull’isola. Dimenticandone il
nome, che non farebbe presagire nulla di buono, i dintorni di Kastraki sono
assai interessanti: ci sono panorami incantevoli e si incontra pochissima
gente.
In zona ci sono alcuni
ristoranti, tra cui la gettonatissima Taverna Axiotissa dove è consigliato
prenotare. I piatti che ci soddisfano maggiormente sono più libanesi che greci, di qualità indiscutibile e a prezzi accessibili. Sinceramente ci troviamo
bene, ma non riusciamo a capirne il successo universale.
Di fronte ad Axiotissa
la Taverna Apolafsi ha i prezzi un po’ alti, come le ambizioni, ma il personale
è gentilissimo e la capra al forno ottima.
Entrambe
offrono uno stuzzichino come aperitivo e il raki con frutta o dolcino a fine pasto.
A pochi
minuti di auto verso Aliko si trovano il Glyfada restaurant, con vista mare,
che però non ci soddisfa e il ristorante Faros tou Alikou, molto carino e con splendida vista; il calamaro
ripieno non è così buono come da descrizione dei precedenti avventori, ma il
vino è buono e il prezzo onesto.
La cena al Naxos
Gastronomie (vicino a Kastraki in direzione Mikri Vigla) non ha niente da
raccontare al nostro palato impaziente di verificare la validità delle
recensioni entusiastiche: il piatto di verdure che sembra aver scomodato gli
dei dell’Olimpo, giunti fin qui in torpedone per assaggiare questa leccornia, non
è nulla di speciale ed i famosi formaggi si dimenticano facilmente.
Per il pranzo ci
troviamo bene da Kastraki Paradise, sul mare e quindi un po’ ventoso per la
sera, che ci fa sfringuellare un appetito non indifferente, abbondantemente
saziato da insalata greca e sardine al forno di eccellente qualità e buon
prezzo.
Un’ottima scelta è
anche la forneria-bar Arto Viglismata di Mikri Vigla, vicino all’autonoleggio Apollon, che ha una
vasta scelta di torte salate e pizze e buoni prezzi.
Per fare la spesa in
zona ci sono solo un paio di piccoli supermercati un po’ costosi e quindi ci spostiamo
nei pressi di Naxos town, dove si trova uno Spar ben fornito.
LE SPIAGGE BELLE IN
SENSO ANTIORARIO PARTENDO DA NAXOS TOWN (HORA)
AGIOS GEORGIOS è la
spiaggia più vicina alla Hora e perciò la più affollata. C’è una quantità
spropositata di stabilimenti balneari ed il posto libero è veramente ridotto.
Ci capitiamo in un momento negativo per ciò che concerne vento e onde, quindi
non possiamo esprimere un parere obiettivo; così come ci è apparsa è abbastanza
insignificante.
Agios Georgios
Agios Georgios
AGIOS PROKOPIOS in
giornate ventose qui troviamo il clima ideale e, anche se ci disturba
l’eccessiva presenza di ombrelloni e lettini, nella maggior parte dei casi
inutilizzati in questo momento dell’estate, ma lasciati lì ad occupare spazio e
visuale, non si può certo evitare di apprezzare la bellezza di questa baia, in
cui il mare si srotola in tonalità pacificanti ed è una goduria nuotare nella
sua morbida accoglienza.
AGIA ANNA, una spiaggia quasi completamente invasa da ombrelloni e lettini, e ci spieghiamo subito il motivo: l’area sembra essere magicamente esentata dall’esposizione all’impatto eolico. Si fatica a trovare un angolino di sabbia superstite.
Agios Prokopios
AGIA ANNA, una spiaggia quasi completamente invasa da ombrelloni e lettini, e ci spieghiamo subito il motivo: l’area sembra essere magicamente esentata dall’esposizione all’impatto eolico. Si fatica a trovare un angolino di sabbia superstite.
Agia Anna
MARAGAS è la parte di
Plaka che confina con Agia Anna, nei pressi di un promontorio roccioso dominato
da una chiesetta. Qui la spiaggia è veramente un paradiso, con massi simil
Seychelles e acqua cristallina. In questa zona si appostano i nudisti, nella
maggior parte dei casi over settanta, e spesso, sdraiati sugli scogli, fanno
l’effetto di trichechi al sole. Non ci facciamo venire in mente alcun tipo di
pregiudizio, per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma mettiamo le
mani avanti, nel caso che qualcuno, sentendo la parola nudista o naturista, si
facesse prendere dall’entusiasmo e corresse qui alla ricerca della perfezione
estetica delle statue greche.
Maragas
Maragas
PLAKA Bella spiaggia
lunghissima e costituita da fine sabbia chiara. Ci sono alcune zone occupate da
ombrelloni ma la maggior parte è libera e ci si può ritagliare tranquillità e
sensazioni di natura prorompente. In giornate ventose non dà il meglio di sé,
mentre con mare calmo mostra i colori più smaglianti.
Sulla strada sterrata
che corre dietro la spiaggia per quasi tutta la sua lunghezza si trovano
numerosi ristoranti e qualche hotel. L’accesso migliore è dalla stradina con le
indicazioni più vicina al paese di Plaka.
Plaka
Plaka
ORKOS La vista dalla strada
è eccezionale, ma probabilmente la possibilità di godersi la spiaggia di Orkos
in questo periodo è impraticabile, o meglio, lo è solamente per chi ama kite e
windsurf.
Anche quando il vento
si placa e diventa effettivamente più accessibile, il mare è comunque un po’
increspato e noi cerchiamo qualcosa di più idilliaco.
Orkos
Orkos
Orkos
MIKRI VIGLA E’ la parte finale
dell’unica lunghissima spiaggia che parte da Kastraki. Si apre come un
ventaglio di possibilità e toni di armonia cromatica: l’acqua è quasi ferma,
soprattutto al vertice roccioso, dove si bagnano anche i mocciosi più dubbiosi,
perché sembra la piscinetta della tranquillità e la temperatura è mite: è il
massimo per una mattinata piena di sole e relax. Si
trovano rocce levigate dal vento, talmente scenografiche che par di stare alle
Seychelles. E’ abbastanza frequentata essendo facilmente accessibile
(con ampio parcheggio a ridosso della spiaggia) ed essendo un po’ più riparata
dal vento rispetto alle altre spiagge della zona.
KASTRAKI (O SAHARA) Spiaggia lunghissima
di sabbia bianca molto scenica. Quando c’è molto vento diventa impraticabile ma
con vento medio-basso è forse la più bella di tutta l’isola e perfetta per il
tramonto. E’ ideale per camminare.
Sarà stata chiamata
così perché è un deserto anche in piena stagione?
Sahara - Kastraki
Sahara - Kastraki
GLYFADA Anche Montalbano ci
farebbe una bella passiata e noi la percorriamo per intero dopo un pranzo
pesante. La lunghezza rasserena la digestione e, quando finalmente ci
svacchiamo sulla rena, lo stomaco ringrazia e pure la coscienza, per averle
dato un po’ di attività fisica pacificatrice. Ah, dolce sana stanchezza, che si
placa in un senso di benessere, nell’ora in cui le orme sulla sabbia diventano
piccoli crateri d’ombra e le sigarette fumate hanno il sapore delle storie
raccontate al silenzio, dalle onde che s’arricciolano sulla riva… ecco la vera
voce del mare.
E’ sempre ventosa e
l’unico modo per godersela è trovare riparo tra le dune alle sue spalle.
Perfetta per il tramonto ed infatti è il must di chiusura delle nostre giornate
naxiane.
Glyfada
ALIKO (ALYKO) Nella parte sud
occidentale di Naxos ci sono alcune spiagge molto belle che insieme compongono
la sfaccettata area costiera di Aliko: sono tutte tranquille, poco frequentate
ed alcune anche particolarmente riparate dal vento.
Aliko
Aliko
Aliko
La migliore da questo punto di vista è quella che si trova sotto l’insediamento turistico mai completato, su cui alcuni artisti internazionali hanno dipinto i propri murales, rendendo questo sfacelo architettonico un po’ più tollerabile.
Aliko
Aliko
Qui è possibile
parcheggiare. Si può scegliere di camminare verso nord, per andare a scoprire
le altre insenature della zona, oppure spostare il mezzo di trasporto ed
accedere più agevolmente, attraversando il bel paesaggio costituito dalle dune
sabbiose, ricoperte di bassa vegetazione. La baia più suggestiva è quella che ha alle spalle la roccia spiovente che offre, oltre alla frastagliata scenicità, anche un po’ d’ombra nelle ore in cui il sole splende alto e rimanda i suoi raggi dal versante opposto.
Aliko
Aliko
Aliko
Parcheggiando nei
pressi del ristorante Faros si scende
invece ad un litorale sabbioso e aperto che si congiunge con la spiaggia di
Glyfada, chiaramente più ventoso, e “molto” frequentato dagli amanti del kite
(quando ci andiamo noi ce ne sono ben tre!).
Aliko-Glyfada
Aliko
Le baiette e questa
lunga spiaggia sono divise da imponenti dune. La sensazione è quella di
trovarsi in un posto naturalmente magico, in cui la presenza umana appare assai
rispettosa: è curioso e positivamente sorprendente constatare la quasi totale
assenza di bidoni dell’immondizia e nonostante ciò una pulizia assoluta.
Lungo la strada verso
Pyrgaki, una piccola deviazione su una sterrata porta all’ennesima succursale
di Aliko, che non è niente di particolare, ma vi è un bel mare placido ed è
riparata.
Aliko
PYRGAKI Si raggiunge
con una sterrata da Aliko e troviamo dapprima una lunga spiaggia con qualche
ciottolo, e poi un’altra più bella, infatti è qui che i furboni hanno
sviluppato gli affari con l’edilizia di lusso, fortunatamente rimanendo molto
quieti con le pretese e con le proporzioni. Che non sia una baia esageratamente
protetta dal meltemi lo si capisce dall’inclinazione della vegetazione e dalla
levigatura delle pietre, inoltre l’uomo ci ha messo il suo segnale,
posizionando una recinzione di arelle, a difesa delle sdraio dell’unico
stabilimento balneare qui presente. Ci sono delle belle dune di sabbia sulla
sinistra guardando il mare e qui si può trovare un po’ di riparo dalle folate
ed anche un poco d’ombra. L’acqua del mare è spettacolare e ricorda in maniera
impressionante le Maldive del Salento: il livello altimetrico è lo stesso, per
cui si creano molteplici digressioni cromatiche, con un effetto ottico
incantevole.
Pyrgaki
Pyrgaki
AGIASSOS Da Pyrgaki si può imboccare uno sterratino che conduce rapidamente ad Agiassos. Il piccolo insediamento è molto affascinante, perché ci si trova in una dimensione surreale, che sta sospesa tra la montagna, il mondo agreste ed il mare, un rimando cileno in cui verrebbe voglia di passare più tempo, magari anche la notte, per dimenticare un po’ tutto.
Agiassos
Tornando verso Pyrgaki, dopo pochissimo, si trova una breve deviazione, sulla sinistra, che conduce a due calette isolate e riparate, dove è possibile una totale simbiosi con l’Egeo e le sue tiepide carezze.
Baia tra Pyrgaki e Agiassos
La via principale per raggiungerla (un’ora da Kastraki) è la
strada che passa all’interno dell’isola attraversando il paesino di Filoti. Il tratto dopo Filoti è molto bello: ci sono
strazianti vedute sulle vallate, in alcuni tratti il paesaggio è quasi
dolomitico e ci sono le solite chiesette bianche posizionate in luoghi assurdi;
ché questa cosa andrebbe anche approfondita, cioè non è già abbastanza una
rottura la messa?!? Uno deve pure soffrire per raggiungere la chiesa??? Dopo
una serie di tornanti abbastanza sinuosi (ricorda un po’ la scala dei Troll in
Norvegia), ci si trova a respirare l’aria frizzante della vetta, poi inizia la
discesa in cui è necessario prestare molta attenzione all’attraversamento
animali: spesso si trovano ad incrociare la strada, all’improvviso, capre
singole o addirittura intere greggi di pecore.
Da Filoti a Kalandos
Da Filoti a Kalandos
La baia è meravigliosa: il
colore dell’acqua è paradisiaco, nonostante la sabbia scura e l’ambientazione è
pura natura, con le colline che digradano e l’assoluta pace di un luogo
incontaminato. A voler essere cinici, si potrebbe pensare di portarci un po’ di
sabbia chiara, per rendere la spiaggia più accogliente e costruirci un piccolo
resort con casette basse in stile cicladico ed ecco un insediamento turistico
esclusivo, dove spennare gli ospiti compiacenti e compiaciuti.
Kalandos
Kalandos
Kalandos
L’INTERNO E LA COSTA EST
Il vento tira rabbioso
sull’isola, perciò decidiamo di fare un giro esplorativo della zona meno
considerata in condizioni di pieno sole e caldo. Ci dirigiamo verso la Hora
e, dopo aver fatto benzina, tagliamo all’interno, in direzione di Sagri che non
ci ispira particolarmente; diverso è, invece, l’approccio di Filoti che si
spalma, bianco, sul dorso di una collina, in un paesaggio mozzafiato. Quando
entriamo in paese lo scopriamo molto attivo e pieno di taverne. Qui ad un certo
momento arrivano molti più visitatori di quanto pensassimo inizialmente.
Anche Apirathos ha lo stesso approccio e ci ripromettiamo di fare una sosta al ritorno, perché, a differenza di Filoti, qui bisogna parcheggiare l’auto e fare un po’ di scalinate in salita, per riuscire ad apprezzare la bellezza del centro. Per questo motivo affrontiamo la discesa verso la costa est ed in particolar modo verso la località di Moutsouna. Qualche fanatico degli horror movie di serie B ha deciso di seminare il panico, fornendo descrizioni abominevoli della strada che vi giunge; in realtà non è nulla di così tremendamente impegnativo, anzi ci si rilassa abbastanza godendosi il paesaggio. A Moutsouna ci sono ancora i resti visibili di un passato evidentemente glorioso nell’ambito dell’estrazione mineraria, con le teleferiche ed i binari che portavano lo smeriglio direttamente alle navi cargo. Oggi ci sono un paio di taverne, un bar ed un ristorante ambizioso, con i prezzi di Gualtiero Marchesi ed i piatti di mia nonna, che non sapeva cucinare, a dispetto del luogo comune. Facciamo un’andata e ritorno sulla costa, passando da Psili Amnos, Kleidos, fino a PANORMOS, la migliore della costa est e più riparata dai venti, è di sabbia scura e ciottoli, piuttosto grezza, ma di suggestiva ambientazione: ci sono anche delle palme a fusto largo sulla rena e l’acqua è calmissima e trasparente (l’unica della zona a consentire la balneazione in una giornata come questa).
Anche Apirathos ha lo stesso approccio e ci ripromettiamo di fare una sosta al ritorno, perché, a differenza di Filoti, qui bisogna parcheggiare l’auto e fare un po’ di scalinate in salita, per riuscire ad apprezzare la bellezza del centro. Per questo motivo affrontiamo la discesa verso la costa est ed in particolar modo verso la località di Moutsouna. Qualche fanatico degli horror movie di serie B ha deciso di seminare il panico, fornendo descrizioni abominevoli della strada che vi giunge; in realtà non è nulla di così tremendamente impegnativo, anzi ci si rilassa abbastanza godendosi il paesaggio. A Moutsouna ci sono ancora i resti visibili di un passato evidentemente glorioso nell’ambito dell’estrazione mineraria, con le teleferiche ed i binari che portavano lo smeriglio direttamente alle navi cargo. Oggi ci sono un paio di taverne, un bar ed un ristorante ambizioso, con i prezzi di Gualtiero Marchesi ed i piatti di mia nonna, che non sapeva cucinare, a dispetto del luogo comune. Facciamo un’andata e ritorno sulla costa, passando da Psili Amnos, Kleidos, fino a PANORMOS, la migliore della costa est e più riparata dai venti, è di sabbia scura e ciottoli, piuttosto grezza, ma di suggestiva ambientazione: ci sono anche delle palme a fusto largo sulla rena e l’acqua è calmissima e trasparente (l’unica della zona a consentire la balneazione in una giornata come questa).
Kleidos
Kleidos
Panormos
Panormos
Tornando facciamo una
pausa per il pranzo ad Apiranthos e precisamente alla taverna Amorginos, dove si
degustano ottime pietanze di carne, con una splendida vista sulla vallata. Il
paese ha vicoli e viuzze lastricate ed edifici bianchissimi, ci sono musei e
chiesette ed una sincera atmosfera.
Apiranthos
Apiranthos
Apiranthos
IL NORD
Per raggiungere la parte nord dell’isola prendiamo inizialmente una strada centrale che
conduce a Melanes, poi tagliamo verso la costa che raggiungiamo in prossimità
di Amitis. Anche qui i cavalloni impazzano ed il cielo è nuvoloso: solo alcuni
hippie svizzeri possono trovare tutto ciò interessante…
Proseguiamo per Abram dove, sulla spiaggia, è adagiata una taverna da cui provengono profumi di intingoli e soffritti che stuzzicano l’appetito.
Il panorama costiero è maestoso e la strada molto scenica, ma a forza di guardare scogliere frustate dagli elementi ci si stanno raffreddando le ossa che portiamo ad Aliko a riprendere un po’ di calore.
Amitis
Amitis
Proseguiamo per Abram dove, sulla spiaggia, è adagiata una taverna da cui provengono profumi di intingoli e soffritti che stuzzicano l’appetito.
Abram
Abram
Teniamo duro fino ad Apollonas
dove ci concediamo un pranzo a base di pesce alla taverna Apollon (data la
toponomastica qualcuno potrebbe obiettare che bisognava mangiare volatili da
coritle…).
Da Naxos a Apollon
Apollon
Apollon
Il panorama costiero è maestoso e la strada molto scenica, ma a forza di guardare scogliere frustate dagli elementi ci si stanno raffreddando le ossa che portiamo ad Aliko a riprendere un po’ di calore.
LA HORA
A Naxos town la scena gastronomica è vasta e varia, ma noi proviamo solo il Meze2 che è
all’altezza della sua fama (o della nostra fame, in questo caso). Ordiniamo una
grigliata mista, sufficiente per due persone, di calamari, polipi e seppie, con
contorno di verdure ottimamente condite a 19 euro, più due bei birroni alla
spina. Dopo aver mangiato visitiamo il paese, perdendoci nei suoi vicolini
ombreggiati.
Hora
Hora
Hora
Hora
Facciamo anche un giro sulla penisoletta di Palatia, su cui si
trova l’incompleto tempio di Apollo, dalla cui sommità si può ammirare un
bellissimo panorama di mare aperto da una parte, di costa con scogliere e
faraglioni ed infine dell’abitato incorniciato dalla porta del tempio.
penisola di Palatia - Hora
penisola di Palatia - Hora
penisola di Palatia - Hora
Nei pressi della penisola c'è anche una specie di piscina naturale, con acqua placida ideale nelle giornate ventose.
spiaggia nei pressi di penisola di Palatia
LUNEDI’ 23 SETTEMBRE
2018
Ci rechiamo
all’aeroporto con un’ora di anticipo rispetto all’imbarco, ma si potrebbe
arrivare anche più a ridosso, perché il check-in è velocissimo, inoltre i
nostri zaini ci vengono lasciati come bagaglio a mano (a differenza di Ryanair
ed altre), anche se stanno a malapena nelle micro cappelliere del velivolo, ed
anche se confessiamo all’operatrice di avervi inserito dei liquidi. Dopo averci
chiesto che tipo di liquidi (beh, vedi un po’ te) ci dice: “ma si, dai, è un
posto piccolo”…
Dormiamo nuovamente in
zona aeroporto, stavolta nello squallido abitato di Artemida a circa 20 minuti
dall’imbarco. Anche stavolta la sistemazione notturna non ci soddisfa e non
merita menzione.
MARTEDÌ 24 SETTEMBRE
2018
Con un clima pessimo,
freddo e ventoso ci presentiamo in aeroporto per l’imbarco con Ryanair.
Fortunatamente abbiamo ancora addosso il senso di benessere che ci ha infuso la
bella atmosfera di Naxos.
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