MARTEDI’ 06 GIUGNO 2023
Siccome il volo Easyjet per Mykonos parte alle 6.00 del mattino abbiamo la brillante idea di andare a dormire vicino a Malpensa e, più precisamente, a Somma Lombardo in un agriturismo (La Viscontina) situato nel parco del Ticino, dove è molto piacevole fare passeggiate lungo il corso del fiume e dei canali, attraversando ponti e dighe. E’ possibile lasciare l’auto al GP parking, adiacente alla struttura. Le camere non sono silenziosissime, anche perché c’è un viavai di viaggiatori in transito a tutte le ore, inoltre nella notte il diluvio universale si scatena sul varesotto, ma ciò rende la nostra scelta di “dormire” qui ancora più azzeccata.
MERCOLEDI’
07 GIUGNO 2023
L’aereo decolla in perfetto orario, quindi arriviamo a Mykonos prima delle
10.00, giusto il tempo di uscire dal terminal e prendiamo l’autobus (2,5 euro a
persona) per il porto nuovo; ormai Mykonos è diventato, per noi, un luogo dove
sbarcare, ed imbarcarsi il prima possibile per un’altra destinazione, in questo
caso si tratta di Paros, un’isola delle Cicladi che abbiamo apprezzato molto
circa 25 anni fa e che non vediamo l’ora di riscoprire. Il power jet della
compagnia Sea Jets costa una cifra spropositata, 60 euro a persona (più del
volo dall’Italia), ma in 40 minuti attracca al porto di Paros. Molti turisti sbarcano
con noi e capiamo subito che l’isola è stata oggetto di una trasformazione
notevole dal punto di vista commerciale, rispetto al ricordo che ne
conservavamo, coltivando ambizioni attrattive che, evidentemente, hanno
ottenuto i risultati attesi. Abbiamo prenotato uno studio per due notti da
Rodia Studios Apartments, in una bellissima struttura non lontano dal porto, ma in zona tranquilla, al prezzo di 55 euro a
notte in offerta con Booking. In attesa di capire bene cosa fare dei prossimi
giorni (le alternative potrebbero riguardare un trasferimento immediato ad
Antiparos, fermarsi qualche giorno a Paros e poi andare ad Antiparos, o
cambiare decisamente registro, rivolgendosi verso Ios) ci svacchiamo sulla
spiaggia del paese che si chiama Livadia: non è particolarmente bella, ma
neanche troppo affollata, ed offre, comunque, una possibilità di relax in un
contesto visivo abbastanza scenico. Riacquisite le forze partiamo a piedi su un
sentiero molto piacevole che, dopo un po’ di saliscendi, ci permette di
giungere alla spiaggia di Martselo.
Da Tou Souvlaki Tou Pepe, la più classica delle souvlakierie greche, mangiamo un buon piatto a
base di carne di maiale con una fresca birrona alla spina.
GIOVEDI’
08 GIUGNO 2023
Noleggiamo uno scooter 125 cc da John Latsos che ci fa uno sconto per il lungo
periodo (13 giorni) scendendo a 15 euro al dì (tutti gli altri interpellati
chiedevano minimo 20). Lo scooter è l'unica soluzione da considerare se volete evitare le code assurde che si creano a Paroikia e dintorni (si è vista gente scendere dai taxi e procedere a piedi per evitare di perdere il traghetto). Facciamo benzina e partiamo immediatamente come le
trottole. La prima tappa è la spiaggia di Magaya che non è nulla di
eccezionale, ma ha il pregio di essere molto tranquilla.
La località di Alyki ci ha ispirato da sempre sentimenti positivi, inoltre ci è stata vivamente consigliata dal proprietario del Rodia che, evidentemente, non ama particolarmente vivere a Paroikia. Appena ci arriviamo capiamo che la sensazione era fondata e ce ne innamoriamo all’istante, perché ha tutte le caratteristiche migliori che cerchiamo in un villaggio di un’isola greca: atmosfera, serenità, bella ambientazione in una baia riparata e taverne che offrono ottimi piatti a prezzi accessibili. Proviamo il primo ristorante che ci capita a tiro che porta il nome del paese Alyki Restaurant e possiamo confermare con certezza la validità della scelta. Veramente gustoso il gouna: pesce essiccato al sole, senza vento, poi cucinato alla griglia; il cameriere consiglia di abbinare raki o ouzo, ma vanno benissimo anche vino bianco o Mamos. Dopo pranzo ci mettiamo alla ricerca di un bel posto per dormire qui, perché ci siamo amminchiati di brutto con Alyki. Come primo tentativo ci rivolgiamo all’alberghetto connesso al ristorante perché ha dei balconcini vista mare molto accattivanti, ma purtroppo è pieno; facciamo altri tre sopralluoghi prima di prenotare due notti al Dahlia Apartments and Studios (60 euro la stanza) con una bella piscina che non utilizzeremo mai. Continuiamo il nostro giro d’ispezione e ci facciamo attrarre da un’altra località: Logaras, che si trova risalendo la costa est. E’ nettamente più ventoso, ma anche qui regna incontrastata la pacifica rilassatezza dei tempi andati.
Da Logaras prendiamo la strada interna che ci riporterà alla base di partenza, ma prima facciamo una doverosa sosta nel magnifico paesino di Lefkes, assai scenografico da lontano ed ancora più affascinante quando si percorrono a piedi i suoi mille vicoli che sembrano inizialmente un dedalo confusionario, ma che hanno una logica molto pratica ed alla fine conducono alla chiesa principale dell’abitato, davanti alla quale c’è il baretto gestito da un tipo strano che vende cose buone fatte in casa e, non si sa bene se per la sacralità del luogo o solo per suo gusto personale, diffonde nell’aire versioni gothic ortodosse con canto lirico/gregoriano di brani rock.
VENERDI’
09 GIUGNO 2023
Un po’ a malincuore salutiamo il Rodia ed in particolare Vassili che, d’altra
parte, dovrebbe lavorare per la proloco di Alyki, e ci trasferiamo da quelle
parti.
Ci rechiamo direttamente alla spiaggia di Farangas di cui una buona metà è occupata dai lettini super lusso della struttura presente; con molta magnanimità d’animo, però, la restante parte è stata lasciata libera, per cui ci godiamo una splendida mattinata in questo angolino di tranquillità.
Pranziamo, ancora ottimamente, da Alyki e subito dopo prendiamo possesso della stanza al Dahlia che si trova in posizione perfetta: leggermente fuori dal paese e vicinissimo al supermercato, sulla strada che porta a qualsiasi destinazione. Inizialmente scegliamo Palm beach una spiaggia in zona Agia Ierini nei pressi del palm beach resort, che se non ci fosse stato sarebbe stato meglio, comunque val bene una visita.
Suggestiva e ottima è la cena in riva al mare al ristorante To Mouragio sempre ad Alyki.
SABATO
10 GIUGNO 2023
Visto l’andazzo degli sbarchi (sembra un film di Gianni Amelio) decidiamo di
acquistare il biglietto del traghetto di ritorno a Mykonos fissato per il 21
giugno, prima di rimanere appiedati a Paros… Everybody loves Paroikia… Una
volta sconfinato questo versante tanto vale andare a fare un tuffo nelle
incredibili acque di Kolimbithres, dove alcuni massi levigati dagli
elementi non hanno resistito alla bellezza del mare e ci si sono tuffati
facendo assomigliare il luogo ad un paradiso tropicale tipo 6chelles, peccato
per la densità di popolazione più simile, invece, ad uno stabilimento balneare
della Liguria degli anni ottanta.
DOMENICA 11 GIUGNO 2023
Un certo languorino ci fa optare per un pranzo veloce a base di un’ottima ortopita acquistata da Dulcey, consumata sul balcone di cui sopra, con una birretta fresca gentilmente offerta da Christa come gesto di benvenuto (ah, dolcissimi ed ospitali amici della Grecia).
Il fondo sabbioso è un po’ grezzo, ma l’Egeo ha colori invoglianti.
Cena da Argo a base di spiedini di maiale e ghemistà: discreto, ma come dicono alcuni “non da sbatter via il cranio”. La passeggiata nel centro storico, data la sconsiderata oltranza di negozi di lusso e cocktail bar da fighetti, ci fa capire che anche qui, ad un certo momento della stagione estiva, arriverà l’orda barbara della superficialità e, nel ritorno verso “casa”, abbracciati dal più intenso buio di campagna, ci sentiamo un po’ snob nel nostro approccio, forse eccessivamente proletario ed esistenzialista, mah…
LUNEDI’
12 GIUGNO 2023
Mattinata ideale per scendere a sud alla scoperta delle spiagge della zona che
apprezziamo molto, a partire dalla prima che incontriamo (Soros, su cui Veuve
Cliquot ha dato nome e forma ad uno stabilimento balneare che però lascia
parecchio spazio a zone libere) poi Sostis, più spartana e di nostro gusto,
a seguire un’altra piccola cala, quasi monoposto, raccolta, ma troppo vicina alla strada sterrata su cui non passano pochissimi mezzi, per cui bisogna farsi il bagno ogni tre per due per togliersi di dosso il polverone, Garbis
MARTEDI’ 13 GIUGNO 2023
Meno interessante, invece, ritornando sulla costa est è Apantima beach, tristemente oppressa da un moletto malinconico ed uno stabilimento balneare ancora più deprimente (dimentichiamoci). Cosa c’è di meglio allora di un bagno rigenerante nelle freschissime e cristalline acque di Panagia?!? Per poi attendere un tramonto caldo che smorca l’appetito alla taverna To Parigiali, dove ormai abbiamo deciso di aprire il conto, perché ogni piatto riesce a superare il precedente in gusto e prelibatezza (e non era per niente facile), tra l’altro il locale, con le sue vetrate spalancate, i tavoli e le sedie di legno grezzo e paglia, verniciati di bianco si presta benissimo all’apprezzamento totale di questo momento della giornata, unico.
MERCOLEDI’
14 GIUGNO 2023
Subito dopo colazione ci rechiamo a piedi a nudist beach dove rimaniamo
praticamente in solitudine totale per circa due ore. Quando inizia a riempirsi
andiamo in avanscoperta prendendo un sentiero che conduce ad un’altra piccola
spiaggia (che battezziamo little nudist beach) riparata dal vento, con il mare
pacifico e dai colori tropicali. Scopriamo che il sentiero prosegue e si chiama
“percorso 1”: è molto piacevole e scenografico, gira sul promontorio e scende
ad una spiaggia, priva di nome, ma che merita di essere citata ben più d’altre
che vengono incensate a profusion nei vari siti specializzati e racconti di
viaggio. Visto che siamo in modalità battesimo la chiamiamo Quiet riot beach…
GIOVEDI’
15 GIUGNO 2023
Un’altra sosta a Sostis è doverosa, anche perché stamattina la troviamo ancora
più deserta dell’altra volta: praticamente per la maggior parte del tempo non
c’è nessuno. Quando arrivano altre cinque persone ci sentiamo decisamente
oppressi dalla folla e decidiamo di andarcene; in realtà è solo giunta l’ora di
pranzo e, di conseguenza, l’appuntamento ormai fisso con la taverna Perigiali,
che riesce anche questa volta a sorprenderci con un calamaro ripieno di quelli
giusti ed una greek salad perfettamente armonizzata. Nel pomeriggio passiamo
dalla spiaggia di Fanari che ha un mare sensazionale; purtroppo, però, si sente
un po’ di puzza di salmastro proveniente dalla zona paludosa retrostante.
In questo modo ci sembra di poter affermare che abbiamo sviscerato tutte le spiagge dell’isola, anche le più remote e sconosciute, tranne una che si vede dalla strada, tra Glyfa e Apantima, senza nessuna indicazione né viottolo apparente per raggiungerla, né descrizione reperibile online, chissà se il domani ci riserverà la possibilità di conoscere meglio anche questa, poi però nascerebbe il dilemma per un nuovo battesimo.
VENERDI’
16 GIUGNO 2023
Considerando che il Meltemi ha deciso di frustare la costa est con una
gagliarda propensione, ingrossando il mare che si è mangiato le spiagge, ci
spostiamo a ovest e precisamente alla splendida Faneromeni dove incontriamo tre
simpatiche bergamasche di cui una vive a Paros e ci dà alcune dritte per i
prossimi giorni, quando faremo ritorno ad Alyki, sempre che la storica rivalità
calcistica non persista, viva e rancorosa, nelle sue intenzioni e ci faccia
finire in posti di merda. Crediamo di più nel gemellaggio culturale e ci
fidiamo.
SABATO
17 GIUGNO 2023
Prima di lasciare (decisamente a malincuore) la stanza dell’Antiparos Diamond
ci godiamo il mare placido della prima mattinata alla vicina spiaggia dei
nudisti, poi prendiamo il traghetto e ritorniamo ad Alyki dove abbiamo
prenotato una camera per tre notti al Paros King il cui proprietario,
evidentemente fanatico degli scacchi, ha denominato le unità abitative come i
pezzi (noi siamo alla torre nera). Nonostante ciò la struttura non è affatto un
chess, anzi è molto bella ed il prezzo è convenientissimo (circa 40 euro a
notte). Le camere sono dotate di tutti i comfort (tranne il doccino appeso al
muro, ma questo è uno stratagemma ormai consueto per moderare il consumo di
acqua), compresi balconcini o terrazze con vista sul giardino ad ulivi ed in
fondo il mare, questo bellissimo mare, come direbbe Ciccio Mileto… E subito
partiamo per farne scorpacciate, iniziando da una cala semi nascosta raggiungibile
con una sterrata priva di parcheggio e situata a metà strada tra Farangas e
Tripiti, infatti alcuni la chiamano Tripiti 2. L’ambientazione è selvaggia e la
poseidonia viene lasciata dove si deposita. Ci sono solamente due persone
(forse per questo motivo è chiamata così) ed è ideale per chi vuole sentire
unicamente il rumore della risacca sul bagnasciuga, ma essendo molto chiusa si
sente poco e niente anche di quello, mentre altre dello stesso versante,
compresa la suddetta Farangas, oggi sono schiaffeggiate da onde di un certo
livello.
DOMENICA
18 GIUGNO 2023
La giornata si apre con una copertura nuvolosa piuttosto compatta perciò
rimandiamo a domani la gita più a lungo raggio e ci dedichiamo alle spiagge
della zona come, ad esempio, Piso Alyki ed Agios Nicolaos che, per essere
litorale “urbano”, sono comunque carine e non troppo affollate ed il mare è bel
pulito.
LUNEDI’
19 GIUGNO 2023
E’ il penultimo giorno della vacanza, ma dal ritmo forsennato con cui ci
muoviamo alla riscoperta di Paros sembrerebbe il secondo, ciò significa che
l’isola non è grandissima, ma ci sono tantissime cose da fare e soprattutto da
ammirare. Ci spostiamo verso est con una prima tappa al paesino di Dryos ed al
suo litorale tranquillissimo (potrebbe essere un buon posto dove soggiornare
dopo Alyki) subito dopo incontriamo Golden beach (la celeberrima) e siamo
curiosissimi di vedere come sia diventata, perché era già un bel casino 23 anni
fa; sarà che è mattina, relativamente presto, ma ci sorprende per pace, anche
se gli stabilimenti hanno occupato quasi tutto lo spazio disponibile, pur non
essendo ancora stagione da tutto esaurito. Ci sono comunque alcuni ritagli, qua
e là, per la fruizione libera.
Ci rimettiamo in sella e poco dopo puntiamo Punda, che è separata da un promontorio dalla spiaggia di Logaras che oggi non è sferzata dal vento e forse sarebbe meglio se lo fosse perché si sente uno strano odore di tubature vecchie; dopo aver appurato che non proviene da una nostra carenza di igiene personale decidiamo di proseguire.
La baia di Molos è ampia e lascia il fianco scoperto al vento per cui ha un approccio più diretto e sincero, dichiarando immediatamente le proprie intenzioni ed evidenziando le sue peculiarità.
Qui l’acqua è caldissima e verrebbe voglia di starci dentro tutto il giorno, anche per l’incanto dei colori attorno, ma lo stomaco reclama sostanza, perciò optiamo per la taverna Thalami che si trova ad Ampelas. La scelta è decisamente ben fatta perché si mangia ottimamente (fantastiche le melanzane ripiene, la Tharamosalada ed anche le sardine alla griglia), la vista è super e si spende poco. Insieme al conto ci portano un sorbetto alla mela verde molto rinfrescante. Oltre a questo prezioso ristorante ad Ampelas si trovano un paio di spiagge niente male, la prima, più piccola, è raggiungibile tramite una scalinata che scende proprio dall’ultimo tavolo di Thalami. La seconda è un po’ più avanti ed è assai scenografica per la presenza di rocce rosse dalle svariate conformazioni ed un mare smeraldino in cui si specchiano con effetto cromatico stupefacente.
Dopo tanta pace sappiamo di tirarci una zappata sui piedi andando a Santa Maria e a Mikri Santa Maria, che sarebbero favolose se non fossero così affollate e sfruttate all’inverosimile, ma tant’è.
Il litorale che va da Ampelas a Santa Maria è molto scenico.
Ritroviamo un equilibrio da yogi a
Lageri che è lunghissima, perciò ci si sparpaglia per bene e l’acqua possiede
tutta l’essenza del Mediterraneo; è la spiaggia più sarda dell'isola, splendida. C'è un piccolo parcheggio raggiungibile con uno sterrato un po' fastidioso. Ci si può fermare prima, parcheggiando lungo la strada e imboccando un sentiero (in una proprietà privata?) che in 15 minuti conduce alla spiaggia, nella zona più scenica delle dune di sabbia.
Girato l’angolo, su un breve sentiero che si sviluppa dall’estremità destra, guardando il mare, su docile duna, si scavalla a Dionisos, dove la sabbia si schiarisce ulteriormente, tirando ancor di più al paradiso tropicale… qui ci sono solamente cinque o sei nudisti che si godono a pieno la rilassatezza del luogo. Ultimo bagno della giornata nella freschezza rigenerante della ormai consueta Makra Miti che si cala perfettamente nel ruolo di sipario concludente.
MARTEDI’
20 GIUGNO 2023
Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno di questa ennesima meravigliosa avventura:
trascorriamo la mattinata nella pace più assoluta di Voutakos, in attesa di
fare il check in per l’ultima notte da Angelina studios a Paroikia, non lontano
dal porto perché domattina dovremo prendere il Champion Jet per Mykonos e da lì
il volo per Malpensa. Nel pomeriggio approfondiamo la conoscenza e
l’innamoramento per la spiaggia di Lageri, forse la più bella di Paros.
Sfaccettati sono gli stati d’animo e le sensazioni che s’accavallano facendo un
bilancio di questo viaggio: l’incanto per una natura prodigiosa che sconquassa
con i suoi profumi ed i colori intensi, la durezza della roccia, l’essenziale
della macchia mediterranea, la dolcezza delle colline che digradano al mare
sotto un cielo sempre totalizzante; la cordialità, la gentilezza e l’ospitalità
delle persone che compongono l’aspetto umano che coccola i visitatori,
diventando elemento fondamentale di un viaggio. Poi la consapevolezza di aver
trovato i luoghi e l’approccio molto diversi rispetto al passato: il tentativo
di un esponenziale sviluppo commerciale è quasi ridicolo, ma fortunatamente vi
è ancora la possibilità di trovare i sapori di un tempo sapendo cercare, bene.